Sala-Fiano, lite "social" su Renzi

Secca replica al deputato dem: con lui candidato vinceva Parisi

Giuseppe Sala

Giuseppe Sala

Milano, 12 marzo 2018 - Uno scontro durissimo, senza esclusione di colpi (verbali). Da una parte il deputato del Pd Emanuele Fiano, dall’altra il sindaco Giuseppe Sala. Nel mezzo i giudizi negativi del primo cittadino sul leader dem Matteo Renzi sconfitto alle Politiche. Giudizi che a Fiano non sono andati giù. Tanto che sabato sera, su Facebook, il parlamentare milanese non è stato tenero con Sala. Ha parlato di «ossessione» del sindaco nei confronti di Renzi, ha giudicato «ingeneroso non riconoscere quanto fatto dal Governo Renzi per Milano» e «sbagliato e fuorviante» continuare a utilizzare il segretario dem come «obiettivo dei propri commenti in uno dei momenti più difficili della sinistra». Non solo. Fiano si è chiesto «perché Sala non si iscrive al Pd?» se intende risolvere i problemi da dentro e ha ricordato al sindaco che prima delle Comunali del 2016, su richiesta di Renzi, ha ritirato la sua candidatura alle primarie del centrosinistra «per agevolare la candidatura di Sala».

Un post al quale il sindaco ha replicato duramente su Fb: «Nel suo lungo post di Fiano ci sono anche cose giuste. Trovo però fuori luogo il passaggio sul suo ritiro dalle primarie allo scopo di favorirmi. E lo dico anche perché ho una certa idea di come sarebbe finito un confronto Parisi-Fiano». Secondo Sala, insomma, Parisi avrebbe battuto Fiano e conquistato Palazzo Marino. Una sottolineatura che sui social non a tutti è piaciuta. Tanto che sotto il commento del sindaco si sono moltiplicate anche repliche critiche. Non a caso Sala, un paio d’ore dopo il suo affondo su Fiano, ha postato un altro commento: «È normale che dopo un passaggio elettorale del genere, obiettivamente traumatico, ci sia un dibattito vivo e a volte aspro. Domani (oggi, ndr) torno a Palazzo Marino carico e con nuove idee per fare ancora meglio. Quello che dovevo dire l’ho detto. Adesso giù la testa e al lavoro per il bene di Milano e del nostro Paese. Con la sinistra che sappia essere protagonista».

Il Pd, intanto, si divide tra pro-Sala e pro-Fiano. La parlamentare Lia Quartapelle («caro Fiano, se limitiamo la nostra discussione ai soli iscritti ci chiudiamo») e la consigliera comunale Elena Buscemi («io penso che chi ha preso il 19% debba essere umile e tutelare l’unico sindaco di città importante che ci è rimasta oltre Bologna») si schierano con Sala. Il presidente del Municipio 6 Santo Minniti, invece, attacca il sindaco: «Io penso che Milano dovrebbe dire grazie ai governi Renzi-Gentiloni per molte ragioni: da Expo ai prolungamenti delle metro passando per il piano periferie del Governo. Trovo ingiusti gli attacchi al Pd da parte di chi ci amministra». Il segretario milanese del Pd Pietro Bussolati, infine, getta acqua sul fuoco della polemica: «I dibattiti sono utili se portati nelle sedi opportune. In questa fase di ricostruzione del campo democratico, i confronti sono utili se sia Fiano che Sala ci aiutano a rompere l’accerchiamento in cui versa Milano e a promuovere politiche che sappiano coniugare protezione e sviluppo. Mercoledì alle 21 nell’auditorium di via Valvassori Peroni è prevista l’assemblea degli iscritti e degli elettori del Pd. Quella è una sede opportuna dove dibattere sul futuro del partito».

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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