Cornaredo, servono i fondi per l'ex mobilificio

Interrogazione al governo: "Garantite il contributo per il recupero dell'immobile confiscato"

L'edificio è abbandonato da tempo

L'edificio è abbandonato da tempo

Cornaredo (Milano), 23 aprile 2019 - Arriva in Parlamento il progetto di recupero dell’ex mobilificio di Cornaredo confiscato nel 2009 alla ‘ndrangheta e assegnato al Comune ma ancora in attesa dei finanziamenti. Il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo Pd al Senato, ha presentato un’interrogazione al presidente del consiglio Conte, per sapere "quali iniziative intende adottare il governo per garantire al Comune un esito positivo dell’istruttoria per l’assegnazione del finanziamento, se intende adottare misure di semplificazione delle procedure e della documentazione prevista ed eventualmente prorogare il termine in scadenza del 14 maggio 2019".

L'immobile in questione, di oltre 2.000 metri quadrati, confiscato all’imprenditore Costantino Mangeruca, presunto affiliato del clan Farao-Maricola di Cirò (Crotone), assegnato al Comune, dovrebbe diventare uno spazio polifunzionale nell’ambito del progetto "Bellezz@-Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati", per cui il governo gli ha assegnato un milione e 261mila euro di contributo.

Istituita la commissione ad hoc per l’attuazione del progetto e richiesta la documentazione al Comune, "la presidenza del consiglio ci ha chiesto il progetto esecutivo e lo stiamo definendo con il Politecnico – dichiara il sindaco Yuri Santagostino – ci chiedono la certificazione che l’ex mobilificio sia un bene culturale, ma non lo è. Speriamo di avere risposte dall’interrogazione. Sarebbe un controsenso se ora il governo ci neghi il finanziamento considerato che abbiamo superato ben due selezioni e che si tratta di un bene confiscato. Il finanziamento deve essere confermato, se necessario andremo a Roma a far sentire la nostra voce e la necessità di avere sul nostro territorio un luogo simbolo di legalità".