Corsico: apre la biblioteca, chiusa la polemica

Nel negozio di via Cavour strappato ai clan e rimasto a lungo inutilizzato

Il sindaco Filippo Errante all'inaugurazione circondato da tanti bambini

Il sindaco Filippo Errante all'inaugurazione circondato da tanti bambini

Corsico (Milano), 7 ottobre 2019 - Alla fine non c'era nessuna targa  davanti al negozio di via Cavour. Quello finito nel vortice delle contestazioni dopo che Lorenzo Sanua, figlio di Pietro, il fruttivendolo che aveva denunciato il racket delle assegnazioni dei chioschi davanti ai cimiteri e per questo ammazzato dalla mafia a Corsico nel 1995, aveva chiesto al sindaco di togliere l’intitolazione al padre. «Un bene confiscato (al clan dei Sergi, ) che rimane chiuso non ha senso di esistere, invece di ricordare le vittime si dimenticano», aveva spiegato Lorenzo. Al suo fianco anche Salvatore Borsellino, fratello di Paolo. Anche lui, che aveva appreso dalle nostre pagine l’intenzione del Comune di dedicare il negozio al magistrato ucciso da Cosa nostra, aveva detto di no, ricordando lo scandalo del patrocinio concesso due anni fa alla Sagra dello stocco, dove di mezzo c’era il nome pesante della ‘ndrina dei Musitano.

Il Comune aveva quindi deciso di modificare le locandine che annunciavano l’inaugurazione della biblioteca per bambini, nuova destinazione del negozio, «dopo che siamo riusciti a riprendere in mano le chiavi – ha spiegato il sindaco di centro destra Filippo Errante –, in atto c’era una convenzione siglata anni fa con una cooperativa che non è riuscita a portare avanti il progetto. Vedevo le vetrine spente e provavo rabbia, ma non potevamo fare nulla se non aspettare i tempi tecnici per procedere». Ha ripercorso la storia burocratica per poter dare nuova vita al negozio, lo ha fatto ieri pomeriggio davanti a tante persone e bambini, curiosi di esplorare la nuova mini biblioteca a loro dedicata. Lo ha spiegato davanti ai sindaci della zona, intervenuti tutti. Poi, a sottolineare l’importanza di dare vita ai beni confiscati, ci ha pensato Roberto Bellasio, dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. A mettere in evidenza l’importanza invece di una nuova realtà per i piccoli è stato Gianfranco Accomando, presidente del sistema bibliotecario Fondazione per Leggere: «Questa è la 63esima apertura del nostro sistema – ha commentato –. Un messaggio importante di speranza e promozione culturale».

Presente anche l’assessore lombardo alla Sicurezza Riccardo De Corato: «Un momento di incontro e cultura per sconfiggere la ragnatela della mafia, una risposta a chi aveva parlato di presenze inquietanti sul territorio». Infine, Errante: «Bambini, consegnamo a voi questo bene, ve ne dovete prendere cura». Niente targa, ma sulla vetrina c’è diseganta una frase, a grandi lettere: «Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo», firmata Paolo Borsellino. Quindi la biblioteca a chi è dedicata? «Nessun copyright – risponde Errante –. A tutte le vittime di mafia».