Anpi

Attacco della Lega sui migranti, la condanna: «Parole vergognose. Solidarietà a scuola e Coeso»

Manifestazione antifascista Anpi 8 settembre 2018

GROSSETO – «Personalmente, e a nome degli oltre 600 iscritti all’Anpi in provincia di Grosseto, esprimo solidarietà e vicinanza ai giovani alunni del Cpia e alle loro famiglie, duramente oltraggiati dalla sparata razzista dei Si.ri Lolini e Olmi della Lega Salvini Premier. Le esprimo anche alla scuola e al Coeso, la cui affidabilità è stata gratuitamente messa in dubbio dai due esponenti politici» a dirlo è il presidente dell’Anpi, Flavio Agresti.

«Per costoro ho una sola parola: vergognatevi – dice il presidente -se avessero avuto veramente a cuore la sicurezza dei ragazzi grossetani, Lolini e Olmi avrebbero potuto agevolmente verificare le cose presso le Autorità competenti. Invece hanno preferito i giornali, perché mossi esclusivamente da un proposito propagandistico sulla pelle dei più deboli. Se si consuma un atto incivile, che può procurare un trauma a giovani innocenti, segnandoli per tutta la vita, chi se ne frega! L’importante è alzare l’abituale polverone contro gli immigrati per raggranellare qualche voto in più, o per meritasi qualche medaglia dai dirigenti nazionali della Lega, lanciati da tempo in forsennate compagne anti immigrati».

«Se l’immigrazione, che fondamentalmente è una opportunità – prosegue Agresti – presenta anche problemi, è per colpa di coloro i quali, in Europa e Italia (come i leghisti), per scelta politica o per cecità, non ha fino ad ora organizzato l’accoglienza secondo criteri umanitari, di rispetto e di giustizia. Là dove l’accoglienza funziona c’è meno allarme. Ma queste esperienze positive incontrano ostilità nel governo, e c’è chi fa di tutto per eliminarle, come a Riace o nel Caso dello Sprar, depotenziato dal Decreto “Salvini “ sulla sicurezza. Tutto per costruire un falso nemico nell’immigrato al fine di stornare l’attenzione dai veri problemi del momento. Chi costringe tanti poveri diavoli a lasciare l’Africa, o altri territori, sono gli stessi sfruttatori che costringono anche tanti italiani ad una vita grama, togliendo loro lavoro e benessere, per arricchirsi ancora di più. Gli uni e gli altri dovrebbero unirsi per battersi insieme contro il comune nemico, invece di guardarsi in cagnesco, poiché la lotta alle disuguaglianze e per la giustizia sociale è il solo mezzo per venire efficacemente a capo della questione.
La divisione e l’odio non hanno mai portato niente di buono; nella storia da essi sono sempre venuti conflitti e guerre».

«Perciò – conclude il presidente – a chi in buona fede o per protesta ha dato il suo consenso alla Lega dico di farsi sentire, di ripensarci la prossima volta e di trovare altri canali per esprimere il malcontento. Più democratici e positivi. Per quanto mi riguarda, non mancherò di mandare a Lolini e a Olmi una copia della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, basi della nostra civiltà e ad essi evidentemente sconosciute, con la speranza che la lettura dei due documenti sia loro utile. Ma ci credo poco».

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