Grottaferrata, in Consiglio la mozione sul divieto di spazi pubblici per chi professa fascismo, omofobia, sessismo e razzismo. C’è anche lo Sprar
Pubblicato: Lunedì, 09 Aprile 2018 - Fabrizio GiustiGROTTAFERRATA (attualità) – A cinque mesi dalla delibera arriva in aula il progetto che porterà 76 migranti in città dal 1° Luglio 2018
ilmamilio.it
Martedì 10 Aprile 2018, alle ore 15, è di nuovo tempo di consiglio comunale a Grottaferrata. Ampio l’ordine del giorno, grazie al quale si discuteranno alcuni argomenti che sono entrati nell’agenda politica da mesi come lo Sprar-migranti, la cui delibera, approvata cinque mesi fa, arriva per la prima volta in aula consiliare dopo molte polemiche in città e tra le forze politiche del territorio senza una presa di posizione precisa (almeno all’esterno) della maggioranza.
Oltre alle interrogazioni, i punti di discussione verteranno sul rispetto del regolamento del consiglio comunale, dei valori e dei principi per la convivenza civile attraverso le istituzioni. Spazio quindi ad una mozione sulla manifestazione “Ce steva ‘na vota”, a una sull’adesione del Comune di Grottaferrata al sito web-www.decorourbano.org, a quella sulla stipula della convenzione con una ditta da individuare per trasporto studenti iscritti James Joyce di Ariccia. Al punto sei la mozione sul progetto Sprar-migranti. Interesse anche per la mozione sul divieto di concessione degli spazi e del suolo pubblico a chi non rispetta principi costituzione e a chi professa o pratica comportamenti fascisti, razzisti, omofobi e sessisti, una proposta, questa, nata probabilmente dopo le numerose polemiche all’indomani del blitz di Casa Pound in consiglio comunale per protestare contro il progetto Sprar. All’ultimo punto il ripristino dei luoghi e delle strutture del Parco degli Ulivi nel loro assetto originario.
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Commenti
per caso l'uccellino ha cantato male?
La comunità è matura e non si accontenta né di altri silenzi, né di risposte generiche che sfuggano alle singole richieste. Paroloni sentimentali e infatizzanti o volgari e insultanti ignavie, non sono argomenti. Se li avete bene, ve ne daremo atto.
Se volete conservare il diritto di dividere il paesello in quillì de qua e quillì de la, allora noi reclamiamo il diritto di dividere il paesello in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro (sempre lì stess!
E il diritto dei poveri#sempresclusi di "combattere" i ricchi#semprelìstess?
Quando si battono bianchi e neri, siete con i bianchi?
Volete imporci la PatriaRazzaBianca?
Abbiamo idee molto diverse. Sulla questione, le richieste non giustificabili alla luce del Vangelo o Costituzione, non vengono "evase"