Castelvolturno e il traffico di organi,
il sindaco chiama Salvini: «Venga»

Castelvolturno e il traffico di organi, il sindaco chiama Salvini: «Venga»
Domenica 6 Gennaio 2019, 18:28 - Ultimo agg. 7 Gennaio, 06:56
2 Minuti di Lettura

«Non conosco i dettagli dell'indagine sul traffico di organi che sarebbe gestito dalla mafia nigeriana, ma di certo non mi meraviglia conoscendone la spietatezza. Lo Stato deve essere più presente a Castel Volturno e risolvere concretamente il problema dei migliaia di migranti clandestini presenti. Il decreto Salvini non mi sembra vada in questa direzione». Così all'Ansa il sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo, commenta la notizia dell'indagine sulla mafia nigeriana cui stanno lavorando l'Fbi con la polizia di Stato italiana.

Da anni radicata nella folta comunità africana del comune del litorale domizio, la mafia nigeriana ha sempre rappresentato la manovalanza dei clan camorristici casertani, ma dopo la sconfitta di quest'ultimi ha guadagnato sempre più spazio e autonomia. Di certo i «mafiosi» nigeriani - è emerso da numerose inchieste - costringono le donne del loro paese a prostituirsi dopo aver loro sequestrato il passaporto o aver loro praticato riti voodoo, le costringono ad abortire clandestinamente, uccidono e torturano i familiari in patria. Ma la mafia nigeriana praticherebbe anche il traffico internazionale di organi, prelevati da connazionali uccisi o che volontariamente si sottopongono ad operazioni vendendo un proprio «pezzo vitale»; un rene sarebbe venduto a 5mila euro. Un flusso di soldi ingente che collegherebbe i Paesi del Nord America all'Italia, e in particolare a Castel Volturno.

Per il sindaco Russo queste situazioni non sorprendono. «La mafia nigeriana - spiega - ha sempre operato sotto terra, senza mai intaccare gli interessi dei criminali italiani. Peraltro non ha neanche ha condizionato con le sue attività il funzionamento del Comune, né ha danneggiato i cittadini italiani. Si tratta di organizzazioni che influiscono sulla vita della propria comunità di appartenenza, in cui ci sono migliaia di persone oneste». La vera priorità, per Russo, è risolvere una volta per tutte il problema dei quasi 15mila immigrati clandestini presenti. «Salvini venga a Castel Volturno a dirmi come fare, ma non dica che vanno espulsi perché sa che non è possibile. Si tratta di persone che sono qui da anni e che vi resteranno, anche dopo la sua legge che ha abolito il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Non è togliendo o aggiungendo diritti che si risolverà il problema». conclude Russo

© RIPRODUZIONE RISERVATA