Schianto fatale a Pomigliano, quel sorriso da bravo ragazzo di Luigi

Schianto fatale a Pomigliano, quel sorriso da bravo ragazzo di Luigi
di Francesco Gravetti
Martedì 3 Aprile 2018, 11:24 - Ultimo agg. 4 Aprile, 06:54
4 Minuti di Lettura
Ottaviano. Una sola gita all'anno, una sola vacanza. Aldo Cangianiello una volta all'anno, in estate, se ne va Lourdes: un appuntamento fisso, un momento di devozione al quale tiene molto. Lui, del resto, è un volontario dell'associazione Valsi, che ha sede a San Giuseppe Vesuviano: assiste insieme con altri amici anziani e disabili. È un uomo buono: forse per questo ieri, fin dalla mattina, alla sua casa di via Caracelli c'era la fila per le condoglianze. Prima centinaia, poi migliaia a stargli vicino. Non solo a lui ma anche alla moglie e alla figlia. Aldo è il capofamiglia ed è il papà di Luigi Cangianiello, 28 anni ancora da compiere, che ha perso la vita la notte scorsa a Pomigliano, travolto da un'auto guidata da un uomo in stato di ebbrezza. Con lui altre due persone, suoi coetanei: Francesco Ambrosio e Giovanni Coppola. Il primo è in buone condizioni ed è anche tornato a casa, il secondo è gravissimo, in prognosi riservata.

Tre amici inseparabili, residenti nella stessa zona, San Gennarello, frazione di Ottaviano. Ma San Gennarello è molto più di una frazione: è una sorta di microcosmo dove tutti si conoscono, ha una sua autonomia culturale e sociale al punto che qualche decennio fa si parlò addirittura di indipendenza da Ottaviano, di un tentativo di farlo diventare Comune a sé attraverso un referendum (poi fallito). È un'unica grande famiglia, quella di San Gennarello: per questo ieri tutti si sono stretti intorno al dolore della famiglia Cangianiello, manifestando il lutto e la disperazione per la vita finita del povero ragazzo. «Siamo ripiombati improvvisamente nel Venerdì Santo, nel dolore causato dalla morte», commenta don Raffaele Rianna, parroco di San Gennarello. A meno di 28 anni, Luigi aveva già la responsabilità di gestire un supermercato, la Despar di via Carbone. Uno dei più frequentati market di San Gennarello: di fronte l'ufficio postale, al lato la banca, l'esercizio commerciale funziona a ritmi frenetici, è aperto anche la domenica. «Ed è per questo che Luigi non usciva quasi mai. Faceva una vita tranquilla, senza vizi. Stava con gli amici di sempre, si divertiva con poco: un panino e una birra», dice un suo coetaneo appena tornato proprio dalla casa dei genitori. La sera di Pasqua i tre erano andati a prendere una birra a Pomigliano: avevano fatto tardi ed erano arrivati a fare le tre di notte ma il giorno dopo, Pasquetta, era ancora festa e non c'era alcuna fretta di tornare a casa.

La vocazione al commercio di Luigi viene dalla famiglia: il nonno, suo omonimo, aveva un'azienda che produceva, trasformava e vendeva frutta e ortaggi, una delle più antiche dell'area vesuviana. Quella attività si è poi sviluppata e successivamente il padre di Luigi ha investito nel supermercato, che assorbiva completamente le giornate del giovane. Quando non c'era il lavoro, Luigi coltivava due passioni: il calcio e la musica. Sul suo profilo facebook c'è una foto con Paolo Cannavaro, l'ex bandiera del Napoli ora in Cina col fratello Fabio. E, sempre sui social, Luigi ha espresso spesso la sua passione per i Guns N' Roses e in concerti in generale, oltre che per campioni come Ayrton Senna e Valentino Rossi.

«Appena saputo della notizia sono rimasto sconvolto, non riesco a trovare le parole per esprimere tutto il dolore che provo in questo momento. L'unica cosa che mi rimane adesso è pregare per la famiglia affinché il Signore dia loro tutta la forza di cui hanno bisogno in questo momento», commenta Rizziero Aprile, un suo amico. Luigi, Francesco e Giovanni si conoscono fin da piccoli, è lo stesso parroco don Raffaele Rianna a confermarlo: «Insieme hanno frequentato le associazioni giovanili della Parrocchia, poi hanno smesso di farlo perché il lavoro li ha tenuti impegnati, ma sono sempre stati considerati bravi ragazzi».

 
Francesco Ambrosio lavora a Milano: è tornato per le vacanze di Pasqua proprio per stare insieme agli amici e alla famiglia, mentre Giovanni Coppola fa il cameriere: anni fa ha perso la madre. Le tre famiglie vivono a poche decine di metri l'una dall'altra: anche a casa di Francesco e Giovanni c'è stato un andirivieni di gente che ha portato la solidarietà ai familiari. «So di alcuni cittadini di San Gennarello che hanno annullato la gita fuori porta per andare a trovare la famiglia di Luigi. Questo episodio ha scosso davvero tutti», dice Rosa Carillo, promotrice culturale che vive a San Gennarello. Il sindaco Luca Capasso è andato a trovare i Cangianiello nella mattinata da ieri. È stato anche incaricato di rappresentarli nella vicenda giudiziaria che dovranno affrontare e nella costituzione di parte civile. Nel pomeriggio di oggi dovrebbe svolgersi l'autopsia, mentre i funerali si terranno con ogni probabilità domani. Quel giorno sarà proclamato il lutto cittadino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA