Vittime dei preti pedofili, sit in di protesta davanti al Duomo di Napoli

Vittime dei preti pedofili, sit in di protesta davanti al Duomo di Napoli
di Oscar De Simone
Sabato 7 Aprile 2018, 11:53 - Ultimo agg. 8 Aprile, 11:55
2 Minuti di Lettura

Si sono riuniti all’esterno del Duomo di Napoli per chiedere conto «al Cardinale Crescenzio Sepe e alla diocesi napoletana dell'esito dei procedimenti canonici» avviati nei confronti dei prelati che hanno usato violenza sessuale sui minori.

L’iniziativa - un sit in che durerà due giorni - è stata promossa dall’associazione “Rete L’Abuso” che si occupa proprio delle giovani vittime che hanno subito abusi dai sacerdoti.
 


«Da anni lottiamo contro queste situazioni» dichiara il presidente Francesco Zanardi, «e non capiamo come mai la chiesa possa tollerare ancora certe  realtà. Noi combattiamo e continueremo a farlo per avere verità e giustizia».
 
Proprio ultimamente la curia napoletana è stata al centro di vicende che vedevano alcuni ecclesiastici protagonisti di violenze ed abusi sessuali. Un vero “gruppo del terrore” che avrebbe coinvolto nel corso degli ultimi anni decine di giovani che oggi intendono uscire allo scoperto per denunciare quanto subito in passato.
 
 

«Noi non abbiamo vergogna di denunciare quel che abbiamo subito perché solo attraverso la nostra testimonianza possiamo sperare di avere giustizia», il grido dei manifestanti.

Ed è stato riaperto, per decisione di Papa Francesco, il caso relativo al sacerdote della Diocesi di Napoli accusato di pedofilia e l'indagine avviata dall'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, è in atto. Lo ricorda una nota della Curia arcivescovile di Napoli. «Già lo scorso anno - spiega la nota - dalla Cancelleria diocesana venne precisato che la Congregazione Dottrina della Fede, alla quale la Diocesi di Napoli aveva rimesso tutta la documentazione relativa all'istruttoria fatta in loco, nel 2016 riteneva non essere emersi gli elementi sufficienti per avviare un processo penale a caricò del sacerdote in questione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA