Il parroco del rione Sanità scrive a Nocchetti: «In Parlamento servono persone come te»

A sinistra padre Antonio Loffredo, a destra Antonio Nocchetti
A sinistra padre Antonio Loffredo, a destra Antonio Nocchetti
di Gennaro Morra
Martedì 30 Gennaio 2018, 13:57
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Il parroco della basilica di Santa Maria della Sanità, padre Antonio Loffredo, ha scritto una lettera indirizzata ad Antonio Nocchetti, presidente dell’associazione Tutti a scuola e candidato per il Senato alle elezioni del prossimo 4 marzo nelle liste di Liberi e Uguali. Una candidatura che nei giorni scorsi il medico 56enne ha motivato come la continuazione della sua quindicennale attività di volontariato sempre dalla parte dei più deboli. Alla guida della sua associazione, infatti, Nochetti dà voce ai disabili e alle loro famiglie, rivendicando i loro diritti, in primis quello dell’inclusione scolastica.
 
«In Parlamento serve il coraggio di persone come te, che hanno l'autorevolezza di una vita vissuta da sempre e senza intermittenza a servizio dei più fragili. Persone che come te hanno l'autorevolezza della libertà, quella che permette di impegnarsi, con coscienza critica, per il bene comune, che è il bene di tutti – si legge nella lettera diffusa dall’Ansa –. Il tuo prenderti cura dei poveri, degli “scartati” e degli “sconfitti della storia”, non inizierà certo il 4 marzo. Lo sappiamo tutti che hai già fatto tanta Politica, quella con la P maiuscola, quella dei gesti concreti e gratuiti, quella che viviamo tra mille difficoltà ogni giorno, con la tenacia di chi non rinuncia a opporre all'inevitabile l'Imprevedibile forza della speranza».
 
Poi il religioso invita il neocandidato del movimento politico guidato dall’attuale presidente del Senato, Pietro Grasso, a non cambiare la sua indole: «Non perdere mai la tua autonomia di giudizio e resta quello che sei: un testardo innamorato della vita. Sai bene che la Vita non si uccide, non si compra e non si sfrutta! Io mi fido di te, Toni».
 
E ancora, il sacerdote del rione Sanità, simbolo dell'impegno civile, cita Giorgio La Pira, membro dell’Assemblea Costituente e storico sindaco di Firenze, per dire che «la politica non è una cosa brutta, ma una missione». E riprende le dichiarazioni di Papa Francesco, che ha più volte auspicato la necessità dei cattolici di entrare in politica per vivere la più alta forma di carità. Mentre critica aspramente la modalità con cui i nostri politici comunicano con gli elettori e si confrontano tra loro: «È deprimente assistere ai litigi sui social, alle chiacchiere da salotto in tv o, peggio ancora, ai continui slogan che promettono “miracoli” che poi non si potranno rispettare. E siamo stanchi e disgustati del “rancore sociale”, cavalcato dai populisti». E tuona: «Questa non è politica! Visioni settarie, egoismi privati e personalismi non sono la politica che abbiamo sempre sognato».
 
Infine, padre Loffredo sottolinea come la Chiesa inviti i cittadini a non astenersi, esercitando il diritto al voto: «Il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Bassetti, proprio in questi giorni, ha esortato tutti a superare ogni motivo di sfiducia e di disaffezione per partecipare alle urne con senso di responsabilità e, citando le parole del sindaco santo, La Pira, ci ha detto che è tempo di ricostruire la speranza, ricucire il Paese, pacificare la società».
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