Radiografia imbarazzante al pronto soccorso: «Sono scivolato...», ma i medici non gli credono

All'ospedale con una doccia nel retto, l'imarazzante storia del 26enne indiano
All'ospedale con una doccia nel retto, l'imarazzante storia del 26enne indiano
di Salvatore Maria Ferrarelli
Mercoledì 30 Maggio 2018, 13:27 - Ultimo agg. 17:25
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Spesso si sente di persone arrivate al pronto soccorso perché nel loro corpo è presente un oggetto estraneo. Dalle aste di legno agli oggetti di carattere auto-erotico migliaia di ricoveri ogni anno si eseguono per poter rimuovere questi oggetti. Gli organi più colpiti sono quelli con presenza di fori ovviamente, prevalentemente quelli sessuali. L'ultima di queste imbarazzanti notizie arriva dall'India dove un uomo, rimasto anonimo, si è presentato prima all'ospedale Ram Manohar Lohia e dopo non esser stato aiutato va all'Istituto di educazione e ricerca medica a Nuova Delhi, con una doccia inserita nel retto. 



“Sono caduto” ha detto lo sfortunato ragazzo al dottore che in un una lettera al British Medical Journal, per sensibilizzare sui tantissimi casi, ha scritto: “Sto davvero facendo fatica a immaginare questa caduta sotto la doccia per essere onesti, ma per il momento darò al ragazzo il beneficio del dubbio. E' un argomento troppo delicato per molti pazienti.”

L'uomo 26enne ha dovuto staccare la testa della doccia dal tubo collegato al muro e portarselo in ospedale. Fortunatamente non ha avuto segni come sanguinamento o infezioni. Il dott. Peeyush Kumar conclude la sua lettera spiegando quali sono le cause e gli oggetti più comuni: “Una grande varietà di oggetti sono stati segnalati, tra cui bottiglie, lattine, bulbi di vetro, pietre, piccole aste, frutta e verdura, vibratori, dildo e giocattoli. L'inserimento di oggetti per scopi auto-erotici è la causa più comune. Altre cause comuni includono incidenti e aggressioni. La presentazione viene spesso ritardata e la cronologia è spesso impropria. Due terzi dei pazienti sono maschi di 30 o 40 anni, che usano tali oggetti per scopi auto-erotici.”
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