Yemen: inviato Onu annuncia un piano per riaprire i negoziati

Yemen: inviato Onu annuncia un piano per riaprire i negoziati
di Erminia Voccia
Sabato 29 Settembre 2018, 23:44 - Ultimo agg. 30 Settembre, 10:31
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L'inviato delle Nazioni Unite in Yemen Martin Griffiths ha annunciato un piano per far ripartire i negoziati di pace tra i ribelli Houthi e la coalizione internazionale sunnita alleata del presidente Hadi. La guerra, scoppiata nel 2015, vede contrapporsi da un lato i ribelli sciiti appoggiati dall'Iran e dall'altro una coalizione di paesi sunniti guidata dall'Arabia Saudita, di cui fanno parte anche gli Emirati Arabi. La crisi umanitaria in Yemen a novembre 2017 era stata definita la più grave del mondo dal settimanale The Economist.

La strategia di Griffiths prevede una serie di misure tra cui la riapertura dell'aeroporto di Sanaa e lo scambio di prigionieri. Il piano è il risultato di incontri avvenuti a New York che puntavano a trovare un accordo per frenare il peggioramento della crisi. Griffiths si è detto abbastanza fiducioso sul desiderio delle parti di trovare un punto di incontro, nonostante sia saltato il vertice fissato a Ginevra 15 giorni fa per discutere delle misure da includere nel piano. L'incontro sarebbe stato il primo in due anni ma i ribelli Houthi l'hanno disertato con la motivazione di non aver avuto abbastanza garanzie alla sicurezza per alcuni soldati feriti che avrebbero dovuto lasciare il Paese. L'inviato Onu ha ammesso tuttavia di non avere il potere di chiedere alle parti un cessate il fuoco e soprattutto di non riuscire ad impedire all'Arabia Saudita di riconquistare il porto di Hodeidah, sul Mar Rosso. Hodeidah è uno snodo fondamentale perché attraverso il porto cittadino transita quasi l'80% degli aiuti umanitari desinati allo Yemen. L'operazione di Arabia Saudita e UAE su Hodeidah sarà cruciale per lo sviluppo della guerra perché attraverso il porto passano anche i rifornimenti e le armi che arrivano ai ribelli Houthi.

Questa settimana il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha votato a favore del prolungamento del mandato di una commissione indipendente di esperti incaricata di investigare sulle atrocità commesse in Yemen. La mozione è passata con 21 voti e nonostante il voto contrario dei Paesi del Golfo e della Cina. Il prolungamento dell'inchiesta era stato osteggiato da Arabia Saudita ed Emirati Arabi, che il mese scorso erano stati indicati nel rapporto stilato dalla commissione come i responsabili delle morti causate tra i civili yemeniti. L'ambasciatore britannico Julian Braithwaite ha sostenuto l'urgenza di dare al gruppo di esperti tutto il tempo necessario a proseguire l'indagine. Braithwaite ha anche affermato che ci sarebbero molti incidenti su cui ancora non è stata fatta chiarezza, in particolare su “quelli dei ribelli Houthi”. La coalizione internazionale di cui fanno parte altri Stati sunniti ha condotto migliaia di bombardamenti contro obiettivi Houthi che però hanno colpito anche civili, nonostante la coalizione abbia sostenuto di non averlo fatto in modo intenzionale. Il numero certo di morti avvenute in Yemen per bombardamenti, per malnutrizione o per mancanza di cure mediche, non è noto perché le stime dell'Onu sarebbero ferme a due anni fa, quando gli ospedali erano arrivati a contare 10mila vittime. i casi di colera, invece, potrebbero superare il milione entro la fine del 2018.













 
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