Renzi: «Pronto ad un confronto televisivo con Scafarto». L'assessore stabiese: no comment

Renzi: «Pronto ad un confronto televisivo con Scafarto». L'assessore stabiese: no comment
di Fiorangela d'Amora
Venerdì 5 Ottobre 2018, 13:44
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Matteo Renzi chiede un faccia a faccia televisivo con il maggiore dei carabinieri Gianpaolo Scafarto. «Sarei pronto ad un confronto con lui» commenta l’ex premier durante la trasmissione “L’intervista” andata in onda ieri sera su Canale 5 e condotta da Maurizio Costanzo.  Durante il capitolo dedicato alla famiglia e al padre di Renzi, coinvolto in diverse inchieste giudiziarie tra cui il Caso Consip, l’ex premier aggiunge, all’amarezza personale per le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la sua famiglia, una valutazione personale su chi aveva condotto le indagini. «Se c’è una cosa che mi sconvolge è che la persona che è sotto indagine per aver falsificato le prove è diventato assessore alla legalità di un Comune guidato dai miei avversari politici».

Lo ripeto, dice Renzi rimarcando la scelta del sindaco di Castellammare di centro destra Gaetano Cimmino. «Il Colonnello Scafarto, l’uomo che è sotto indagine per aver fabbricato prove false contro mio padre e quindi contro di me, l’hanno fatto assessore alla legalità. Caspita non è male eh!»

A queste parole Maurizio Costanzo rivolgendosi a Scafarto dice: «Colonnello se vuol replicare», Renzi interviene e aggiunge: «Basta che replica ai magistrati perché le accuse le hanno fatte i magistrati…. Sarei pronto anche ad un confronto con questo ( riferendosi a Scafarto) se non ci sono Salvini e Di Maio». I toni sono cordiali, ma Renzi torna ancora una volta su una vicenda che per l’ex Premier è tutt’altro che chiusa.

Intanto l’ex Noe Gianpaolo Scafarto nelle vesti di assessore all’ambiente e alla legalità di Castellammare dal suo ufficio di Palazzo Farnese non replica alle parole di Renzi. Così come già avvenuto in passato preferisce il silenzio, il maggiore dei carabinieri riprende il suo lavoro di controllo del territorio ed entra in riunione chiudendosi in un secco «no comment» in risposta alle esternazioni dell’ex segretario del Pd.
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