Pakistan, investimenti multimiliardari sauditi sollevano tensioni con la Cina

Pakistan, investimenti multimiliardari sauditi sollevano tensioni con la Cina
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Lunedì 28 Gennaio 2019, 16:15
(Teleborsa) - L'annuncio dell'accordo tra Arabia Saudita e Pakistan per la costruzione della più grande raffineria del Paese da parte del colosso Aramco nella città portuale di Gwadar, era stato dato a inizio anno. L'investimento multimiliardario, il più importante effettuato da Aramco in Pakistan, tuttavia, non è ben visto da Pechino e, a quanto pare, starebbe complicando le relazioni tra Islamabad e la Cina.

In vista della firma dell'accordo – prevista il mese prossimo in occasione della visita del principe Mohammed bin Salman in Pakistan –, da parte cinese sono emersi timori riguardo alla crescente presenza saudita in quest'area strategicamente importante per Pechino. Il porto di Gwadar rappresenta, infatti, uno dei progetti centrali a sostegno dello sviluppo del Corridoio economico Cina-Pakistan (Cpec). Un progetto di enorme portata, il più ambizioso della Belt and Road Initiative del presidente cinese Xi Jinping, che mira alla realizzazione di infrastrutture per i trasporti, l'energia e l'industria in Pakistan.

In questo contesto, la decisione di Islamabad di coinvolgere l'Arabia Saudita nel progetto di sviluppo di Gwadar appare controversa in quanto Pechino ha già effettuato ingenti investimenti in quella zona. La costruzione della nuova raffineria, secondo gli analisti, darà, infatti, a Ryad la possibilità di minare il dominio economico cinese nell'area.

Dal Board of Investment del Pakistan hanno già annunciato che l'Arabia Saudita, nei prossimi tre anni, investirà circa 15 miliardi nel Paese. Una decisione, alla base della quale, secondo gli esperti vi è la volontà da parte del Pakistan di diversificare le fonti del proprio supporto finanziario al fine di ridurre la dipendenza da un singolo Paese. Oltre all'aiuto del Fondo monetario internazionale, della Cina e dell'Arabia Saudita, Islamabad ha ricevuto un'offerta di supporto anche dal Qatar dove il primo ministro del Pakistan si recherà nei prossimi giorni.

Oltre alle resistenze cinesi, la crescente espansione saudita in Gwadar sta creando malumori anche in Iran. Il sito individuato per la costruzione della raffineria è, infatti, a soli 70 chilometri dal confine con la provincia iraniana del Sistan-Baluchistan. La regione è interessata da attacchi terroristici a opera di militanti sunniti supportati, secondo Teheran, proprio dai sauditi.

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