Corea del Nord, si teme ripresa test missilistici

Corea del Nord, si teme ripresa test missilistici
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Sabato 9 Marzo 2019, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 20:15
Le ultime immagini satellitari sui siti sensibili nordcoreani hanno scandagliato la base chiave di Sanumdong, alle porte di Pyongyang, dove in passato sono stati assemblati razzi e missili balistici intercontinentali, incluso il temuto Hwasong-15 ritenuto in grado di raggiungere gli Usa.

L'esame delle foto scattate il 22 febbraio da DigitalGlobe, prima quindi della rottura tra Usa e Nord maturata al summit di Hanoi tra Donald Trump e Kim Jong-un di fine febbraio, ha dato slancio ai timori di un nuovo test proibito delle risoluzioni Onu a causa dei segnali di «notevole attività tra autovetture e camion parcheggiati, vagoni ferroviari e gru in azione». Un allarme che si unisce ai recenti del Center for Strategic and International Studies (Csis) e di 38 North, due think tank americani, che hanno valutato altre immagini satellitari ma post summit della base satellitare di Sohae, al confine occidentale con la Cina: sono emersi lavori di ripristino dell'impianto, in parte demolito nel 2018 come gesto d'apertura di Kim nel negoziato con Trump sulla denuclearizzazione. La ricerca Csis ha rimarcato come il Nord «renda facilmente reversibile qualsiasi passo preso per smantellare» i suoi armamenti.

Sul punto Trump ha detto che «sarebbe molto, molto deluso dal presidente Kim» se riavviasse il sito. «È un report del tutto preliminare, vediamo cosa succede. E alla fine sarà risolto». L'attività di molti veicoli a Sanumdong e al relativo snodo ferroviario lascia ipotizzare un trasporto di un eventuale razzo verso Sohae, ha commentato con la Cnn, Jeffrey Lewis, direttore dell'East Asia Nonproliferation Project del Middlebury Institute of International Studies di Monterey. «Penso che le prove indichino un lancio satellitare, non solo quelle a Sanumdong, ma anche le altre di Sohae», ha aggiunto Lewis. I lanci satellitari usano tecnologie simili a quelle dei missili e, non a caso, le sanzioni Onu vietano il doppio uso, sia civile sia militare. In ogni caso, da Sohae non sono mai partiti missili balistici.

I media di Pyonyang hanno ammesso per la prima volta che il summit di Hanoi si è chiuso senza accordo: il Rodong Sinmun, la «voce» del Partito dei Lavoratori, ha puntato il dito invece che contro gli Usa, verso il Giappone, reo di aver «celebrato» la rottura dei negoziati supportando le sanzioni contro il Nord. Intanto la Kcna ha riferito che il «supremo comandante» ha indicato come nuova e più urgente priorità del Paese eremita lo sviluppo dell'anemica economia, in linea con quanto detto a inizio anno. In una lettera inviata a una conferenza nazionaledi funzionari del Partito dei Lavoratori, Kim ha chiesto di concentrare gli sforzi per far avanzare un'economia socialista.

E sul cambio di strategie il Nord ha strappato il consenso della Cina. «Sosteniamo in pieno la nuova strategia nazionale focalizzata allo sviluppo economico e il miglioramento delle condizioni di vita della gente», ha commentato venerdì in conferenza stampa il ministro degli Esteri Wang Yi, invitando le parti a «mantenere la calma» quanto ai possibili passi futuri, menzionando poi le celebrazioni del 2019 sui 70 anni di rapporti diplomatici biltaerali. Xi Jinping, dopo quattro visite in Cina di Kim, dovrebbe ricambiare quest'anno facendo il primo viaggio al Nord da presidente della Repubblica popolare. 


 
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