Migranti, Salvini contro Malta: abbandonato gommone diretto in Italia con 200 a bordo, vergogna

Migranti al largo della costa libica (foto d'archivio)
4 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Novembre 2018, 23:56 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 20:07
Nuovo scontro Italia-Malta sui migranti. «Ci risiamo. Un pattugliatore maltese ha invertito la rotta, abbandonando un gommone con 150/200 immigrati in mezzo al Mediterraneo e in direzione dell'Italia». Lo afferma il ministro dell'Interno Matteo Salvini. «La Valletta - aggiunge - aveva preso il coordinamento delle operazioni di soccorso, ma come al solito sta cercando di rifilare gli immigrati al nostro Paese. È l'ennesima vergogna, degna di questa Unione europea incapace e dannosa. A Bruxelles sono troppo impegnati a scrivere letterine contro l'Italia per occuparsi di questi problemi». 

 
Il portavoce della Marina libica, Ayob Amr Ghasem, ha negato intanto che vi siano stati annegamenti nel caso del gommone soccorso da un rimorchiatore al largo della Libia come invece segnalato dalla Ong Mediterranea. «Nessun morto», ha detto l'ammiraglio contattato per telefono all'agenzia Ansa. Il portavoce della Marina, da cui dipende la Guardia costiera, non ha potuto fornire altri dettagli sul salvataggio né su un altro che, ha confermato, é in corso anche oggi. Mediterranea, in un tweet, aveva sostenuto che «alcune persone sono già annegate».


«Centoventi persone rischiano di annegare adesso. Abbiamo informato il centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano e su loro indicazione i libici, senza alcuna risposta. Il gommone imbarca acqua, alcune persone sono già annegate. Noi siamo a più di otto ore di navigazione», aveva scritto ieri su twitter la ong Mediterranea riferendosi a un gommone in avaria nelle acque libiche.

Il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che è a bordo della nave Jonio, ha spiegato ieri che la ong «ha ricevuto verso le 19 un'informazione via mail dal sistema Alarm Phone», una rete non istituzionale che diffonde allarmi dalla zona Sar.

 
«Abbiamo ricevuto una prima segnalazione attorno alle 16 - ha spiegato Fratoianni - parlava di un gommone in difficoltà e forniva delle coordinate. Le imbarcazioni Ong si sono dirette verso la zona segnalata, hanno informato il centro di coordinamento di Roma (Imrcc) e hanno tentato di contattare i libici senza avere risposta».

«Alle 19 è arrivata la nuova segnalazione, è stato di nuovo contattata Roma che ha fatto delle verifiche e ha richiamato la Mare Jonio dicendo che c'era effettivamente una barca in difficoltà ma in un altro punto - spiega ancora Fratoianni -. Da Roma hanno anche detto che il gommone si trovava nei pressi delle piattaforme petrolifere e che si stava dirigendo in zona una motovedetta libica. Sia Open Arms sia Mare Jonio hanno invertito la rotta e stanno andando verso il punto indicato, dove arriveranno in piena notte».

La maggior parte è in salvo, ma si conterebbero invece numerosi morti fra i migranti che erano a bordo di un gommone  soccorso nella notte da un rimorchiatore in servizio presso le piattaforme davanti alla Libia: dal battello era stato lanciato un allarme nel pomeriggio di ieri, raccolto dalle navi delle Ong Proactiva Open Arms e Mediterranea. Secondo quanto si apprende da fonti italiane, il rimorchiatore avrebbe raggiunto il gommone nella tarda serata e dopo aver recuperato i migranti starebbe attendendo l'arrivo di una motovedetta della Guardia Costiera Libica, che ha comunicato alle autorità italiane di aver preso il coordinamento dei soccorsi. 

«Un'altra barca con 70 persone a bordo è in difficoltà al largo di Nador, in Marocco, da giovedì.
Molti sono morti». Lo riferisce Alarm Phone, il supporto indipendente e numero di telefono utilizzato da gran parte dei migranti che tentano la traversata del Mediterraneo. «Le autorità spagnole e marocchine - si legge in un tweet - sono state informate ma non hanno disposto alcuna operazione di salvataggio. Chiediamo un immediato intervento dell'Europa».


 
© RIPRODUZIONE RISERVATA