IL SOSTEGNO
«Con questo corridoio umanitario abbiamo salvato interi nuclei familiari: donne, uomini e bambini provenienti da Sudan, Etiopia, Eritrea e Yemen strappati dalle prigioni libiche - afferma Giovanni Paolo Ramonda, presidente della comunità Papa Giovanni XXIII -. Adesso saranno accolti nelle nostre case dove potranno ricevere il sostegno necessario per superare i traumi subiti ed iniziare una nuova vita». I rifugiati saranno ospitati in Romagna (12 a Rimini, 5 in provincia di Ravenna) ed in Toscana (34 in provincia di Massa-Carrara) presso alcune delle 201 case famiglia dell'associazione che già accolgono 1.283 persone di tutte le età e provenienze.
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