Venezuela, il governo ritira 8 tonnellate d'oro dal caveau della banca centrale

Sostenitori di Maduro a Caracas
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Mercoledì 27 Febbraio 2019, 23:20

Il governo venezuelano ha ritirato almeno otto tonnellate di oro dal caveau della Banca Centrale del Paese. Lo riferisce la Reuters in un suo servizio esclusivo pubblicato sul sito dell'agenzia, che cita fonti del governo e deputati oppositori, annunciato anche sul suo profilo Twitter.

Secondo il deputato dell'opposizione Angel Alvarado - citato dalla Reuters insieme a tre funzionari governativi non identificati - l'oro è stato ritirato da furgoni del governo fra mercoledì e venerdì della settimana scorsa, quando non c'erano guardie di sicurezza. «Contano di venderlo illegalmente all'estero», ha detto Alvarado. Secondo l'agenzia, durante l'anno scorso 23 tonnellate d'oro delle riserve della Banca Centrale di Caracas sono state inviate in Turchia e altre 20 tonnellate sono state ritirate senza che si sappia che fine abbiano fatto. Questo lascerebbe il Venezuela con circa 140 tonnellate d'oro di riserva, la quantità più bassa registrata negli ultimi 75 anni nel paese latinoamericano.

Ieri gli Usa hanno annunciato che imporranno altre sanzioni a Caracas per aumentare la pressione sul presidente Maduro, mentre l'Ue chiede elezioni libere ed è pronta a inviare osservatori. Il nuovo presidente messicano, Andres Manuel Lopez Obrador, ha offerto la disponibilità del proprio paese come sede di negoziati per trovare una «soluzione pacifica» della crisi venezuelana, sottolineando che, tra i diplomatici e leader convocati per il ruolo di intermediari, potrebbe esserci «anche Papa Francesco».

Sale nel frattempo ad almeno 320 il numero di soldati e membri della Guardia Nazionale del Venezuela che hanno disertato e cercato asilo in Colombia dopo gli scontri di sabato, mentre è polemica per l'espulsione di Jorge Ramos, un giornalista statunitense di origine messicana dipendente di Univision, una tv Usa in lingua spagnola: è stato trattenuto per alcune ore all'interno del palazzo presidenziale a Caracas con la sua troupe dopo un'intervista scomoda a Maduro, al quale aveva mostrato immagini di ragazzini intenti a cercare cibo nella spazzatura e fatto domande sulla «mancanza di democrazia in Venezuela, la tortura, i prigionieri politici e la crisi umanitaria». Nel 2015 Ramos era stato espulso da una conferenza stampa dell'allora candidato presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Intanto Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell'Esecutivo, incontrerà giovedì a Brasilia il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro. Lo ha reso noto il vicepresidente brasiliano, Hamilton Mourao. Maria Teresa Belandria, rappresentante in Brasile di Guaidò - che il Brasile riconosce come presidente legittimo del Venezuela - ha detto da parte sua che il leader dell'opposizione arriverà a Brasilia durante la notte, a bordo di un aereo dell'Aeronautica militare della Colombia.

Anche il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani ha in programma a breve un incontro con Carlos Vecchio, l'incaricato d'affari venezuelano in Usa nominato dal leader dell'opposizione Juan Guaidò. «Ci ha chiamati Guaidò per chiedere di incontrarlo», ha riferito.

 

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