Un giudizio secco, ma tutt'altro che strampalato. A Cicchitto piacerebbe la creazione di un nuovo bipolarismo virtuoso, l'unico capace a suo avviso di battere il vento sovranista e populista che soffia fortissimo in Italia. Infatti il suo voluminoso libro - in cui la storia del movimento berlusconiano s'intreccia con i ricordi personali dell'autore, che è stato vice coordinatore nazionale e presidente dei deputati - si conclude così: "Ci sarebbe un gran bisogno di due soggetti politici del tutto nuovi, con nuovi leader, uno che esprime il centro moderato, popolare solidarista, l'altro la sinistra riformista. Un contributo verrà forse dal mondo cattolico?". L'importante è che non si torni - come se non ci fosse stato il berlusconismo e tutto il resto - alla vecchia Dc. Ma tanto è impossibile.
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