Salvini a Parigi,
prove di disgelo
con la Francia

3 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Aprile 2019, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 10:34
ROMA Prove di disgelo tra Matteo Salvini e Christophe Castaner. Dopo mesi di veleni e bordate a ripetizione si terrà giovedì a Parigi il primo incontro bilaterale tra i due ministri dell'Interno, forse il settore di competenza oggetto in questi ultimi mesi dei maggiori attriti tra Italia e Francia. Il faccia a faccia tra il capo del Viminale e il cosiddetto 'premier flic de Francè è previsto a margine dei lavori del G7 Interni a cui sono attesi, tra gli altri, gli omologhi di Germania, Usa, Canada e Gran Bretagna. Un'occasione per Salvini e il padrone di casa fedelissimo di Macron di chiarirsi a quattr'occhi e fare il punto su dossier di interesse comune: dall'azione anti-terrorismo fino al nodo migranti. A due giorni dal vertice, fonti governative francesi fanno notare che su questo punto «non esiste più alcun diverbio» tra Francia e Italia. La «questione del confine franco-italiano è divenuta meno centrale» rispetto al passato, anche perché gli sbarchi in Italia sono «ormai quasi nulli», osservano. Un risultato, aggiungono a Parigi, dovuto «in ampia parte all'azione dell'Ue in materia di guardacoste» ma anche anche alla stretta del ministro degli Interni del Niger, Mohamed Bazoum (anch'egli atteso a Parigi), la cui azione contro le reti di trafficanti ha «ridotto di dieci volte» le partenze dal suo Paese. L'auspicio di voltare pagina con l'Italia riguarda anche i controversi sconfinamenti della polizia francese sul territorio italiano. «Incidenti» di percorso, vengono definiti in Place Beauvau, che non dovrebbero ripetersi in futuro. E questo anche grazie ad un «accordo firmato il 19 marzo scorso a Roma» che mette nero su bianco tutte le disposizioni, incluso pratiche, per gli agenti impegnati al confine. Sia esso sulle Alpi oppure a Ventimiglia, «il livello di cooperazione tra polizie e prefetti dei due Paesi si svolge in modo eccellente», è il plauso di Parigi. Quanto alla trattativa sui latitanti degli anni di Piombo, esiste «attualmente un dialogo molto stretto» tra i ministri della Giustizia, Nicolle Belloubet e Alfonso Bonafede. «La discussione è in corso e progredisce». Ma se Salvini «vorrà parlarne con Castaner», quest'ultimo sarà certamente aperto al dialogo. Il G7 avrà inizio giovedì a mezzogiorno per chiudere il giorno dopo alla stessa ora. L'ambizione è giungere ad una serie di «Impegni di Parigi» in materia di sicurezza internazionale, dal rompicapo legato al rientro dei combattenti jihadisti dagli ex feudi dell'Isis in Siria e Iraq fino alla rimozione di contenuti che incitano al terrorismo o all'estremismo sul web. «Pensare di poter affrontare da soli le sfide attuali per la nostra sicurezza non è solo un'illusione ma un grave pericolo», avverte Castaner, nell'opuscolo pubblicato in vista del G7. All'attenzione dei presenti verrà anche portata la questione dei crimini legati all'ambiente, come i rifiuti tossici, problema «crescente non solo in Italia». Esclusa, invece la possibilità che Castaner intenda sollevare la questione legata al recente sostegno italiano ai Gilet gialli. Quell'appoggio, affermano le fonti, «venne espresso essenzialmente da Luigi Di Maio. Da quanto ricordo mi pare invece che Salvini abbia sempre condannato le violenze». Il leader della Lega parteciperà ai lavori per tutta la giornata di giovedì, secondo gli organizzatori non sarà invece alla conferenza stampa conclusiva prevista venerdì in tarda mattinata. La presidenza francese del G7 si chiuderà a fine agosto con il vertice dei capi di Stato e di governo di Biarritz.
© RIPRODUZIONE RISERVATA