Roma, più poteri alla Capitale: battaglia di mozioni alla Camera

Roma, più poteri alla Capitale: battaglia di mozioni alla Camera
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Giovedì 27 Settembre 2018, 17:02
Il caso Roma approda alla Camera con una sfida a suon di mozioni per pungolare il governo Conte affinché conceda più poteri e soprattutto più risorse alla Capitale. Una mossa, che arriva dopo quella di Virginia Raggi. La sindaca di Roma, infatti, la settimana scorsa ha incontrato il premier e gli ha presentato un voluminoso dossier. Proponendogli anche l'istituzione un comitato di saggi. Oggi pomeriggio alla Camera saranno discusse le mozioni di Fratelli d'Italia e del Pd proprio su Roma. Giorgia Meloni punta alla sponda della Lega, ma soprattutto a fare breccia nel M5S. 

La Camera ha approvato la mozione di maggioranza su «iniziative per Roma Capitale». Il testo, primo
firmatario il deputato M5S Francesco Silvestri, sottoscritta anche da deputati leghisti come Barbara Saltamartini, impegna il governo «ad adottare tutte le iniziative necessarie al fine di garantire un rafforzamento dell'ordinamento di Roma Capitale in attuazione dell'articolo 114, terzo comma, della Costituzione, a partire dal decentramento amministrativo e dal ruolo dei municipi, in attuazione dell'articolo 5 della Costituzione». Respinte invece le altre mozioni sullo stesso tema. Tra gli altri punti della mozione approvata: «Adottare iniziative per realizzare un progetto di rilancio di Roma Capitale» con il «potenziamento del ruolo della città di Roma quale capitale della Repubblica»; «un approfondimento nelle opportune sedi in ordine ai principali conflitti di competenza tra Roma Capitale, regione Lazio, Città metropolitana di Roma Capitale e Stato».

Sempre il provvedimento prevede di valutare «l'opportunità di coinvolgere il sindaco di Roma Capitale nelle riunioni del Consiglio dei ministri all'ordine del giorno delle quali siano iscritti argomenti inerenti - a vario titolo - alle funzioni
conferite a Roma Capitale»; «ad implementare, attraverso le iniziative di competenza, la riforma del federalismo fiscale al fine di completare l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione, che prevede (...) anche l'autonomia di entrata e di spesa».

Ira di Giorgia Meloni: «Siete da premio Nobel: nella mozione di maggioranza su Roma Capitale non c’è scritto niente e negli otto punti del dispositivo non vengono mai citate le parole “poteri” e “risorse”. Qualcuno in quest’Aula dovrebbe alzarsi e spiegare perché ai romani dite una cosa e al resto d’Italia ne dite un’altra. Questa mozione è una supercazzola con cui avete voluto dire che ci state prendendo in giro e che a Roma non darete niente perché per voi è una città che deve perire. L’unica cosa che conta è far fare una bella passerella alla Raggi e a Conte e io non lo accetto. Fratelli d’Italia racconterà a tutti i romani quello che avete fatto oggi in Parlamento e ne chiederemo conto a voi e alla Raggi». È quanto ha dichiarato nell’Aula della Camera il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sulla mozione di Lega e M5S su Roma Capitale. Anche Fratelli d’Italia ha presentato sul tema la sua mozione, che chiede di riconoscere la centralità della Capitale attraverso la previsione e lo stanziamento di fondi e risorse speciali; di assumere le iniziative necessarie a rafforzare le prerogative e i poteri di Roma in un quadro di maggiore attenzione alle problematiche di rilievo nazionale che inevitabilmente ricadono sulla città; di adottare ogni iniziativa, per quanto di competenza, affinché siano trasferiti poteri e risorse utili a dare concreta attuazione al dettato normativo e costituzionale rispetto alla città di Roma Capitale.
 
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