Migranti, M5S Palermo si spacca, Gelarda lascia: «Io rimasto solo pro governo»

Scisma a Cinquestelle
di Stefania Piras
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Giovedì 5 Luglio 2018, 17:28
«Da oggi mi dichiaro indipendente». Il consigliere comunale di Palermo Igor Gelarda lascia il gruppo del M5S per approdare al Misto. Gelarda rimane però dentro il Movimento 5 stelle anche perché è un dimaiano. Ed è lui a dirlo. «A queste condizioni non posso continuare a fare politica in maniera serena per i miei cittadini dentro questo gruppo - ha annunciato in aula -  Ma da oggi, date queste fratture inconciliabili all'interno del gruppo palermitano, mi dichiaro indipendente dal gruppo consiliare del Movimento cinque stelle, pur restando saldamente e con orgoglio all' interno del Movimento, senza transiti in altri gruppi». «É una frattura politica - spiega -  i miei contenuti sono in linea con quelli di Luigi Di Maio». Gelarda racconta di una riunione che c'è stata a Palermo e che aveva come obiettivo di riportare la discussione politica all'interno della «linea governativa, la sola che il Movimento che non accetta correnti può accettare». Ma la riunione è andata male. «Nessuna posizione è stata presa in merito alle censure degli altri consiglieri nei miei confronti - ha detto Gelarda - sulle accuse rivolte a Cancelleri da Forello in merito alla chiusura dei porti e sull'isolamento a cui hanno cercato di ridurmi. La riunione ha solo mostrato tutta la fragilità del Movimento di Palermo e anche la sua distanza da molti attivisti». 

Gelarda è in netto contrasto con Ugo Forello, che il M5S aveva scelto come candidato sindaco e che ha aspramente criticato le politiche del governo, soprattutto quelle targate Salvini-Toninelli. 
«Non c'è più la possibilità di fare politica, qualunque cosa dico vengo smentito e non mi coinvolgono in alcuna decisione». È così che Igor Gelarda, consigliere del M5S al Comune di Palermo, spiega all'Adnkronos la sua decisione di dichiararsi «indipendente» rispetto ai suoi cinque 'colleghì Ugo Forello, Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco, Giulia Argiroffi e Concetta Amella. Una frattura che era nell'aria da mesi, con il gruppo compatto attorno alla figura di Forello e dall'altro lato Gelarda che ha più volte sottolineato la sua vicinanza al leader del Movimento Luigi Di Maio.

La scelta di Gelarda è soprattutto «un atto politico», l'ispettore di polizia infatti non passerà al gruppo misto di Sala delle Lapidi, ma spera che «questa presa di posizione possa portare a dire 'fuori Gelarda o Forellò». È infatti soprattutto con il capogruppo del Movimento che i contrasti sono stati più forti, anche se Gelarda tiene a precisare «che non si tratta di un attacco a livello personale ma di divergenze politiche e sul modo di intendere l'essere del M5S». 

 
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