Papa Bergoglio li ha incoraggiati a non smettere di avvicinare i cristiani, e dare loro speranza. «È questa certezza tipica dell’amore che siamo chiamati a sostenere in quanti si avvicinano al confessionale, per dare loro la forza di credere e sperare. La capacità di saper ricominciare da capo, nonostante tutto, perché Dio prende ogni volta per mano e spinge a guardare avanti. La misericordia prende per mano, e infonde la certezza che l’amore con cui Dio ama sconfigge ogni forma di solitudine e di abbandono».
Il potere di assolvere dall'aborto era stato inserito nella bolla di indizione del Giubileo Misericordiae Vultus.
«Il peccato è abbandonare Dio, voltargli le spalle per guardare solo a sé stessi. Una drammatica fiducia in sé, che fa crepe da tutte le parti e non è in grado di portare stabilità e consistenza alla vita. Sappiamo – ha spiegato Papa Francesco - che questa è l’esperienza quotidiana che viviamo in prima persona. Eppure, ci sono momenti in cui realmente si sente il silenzio e l’abbandono di Dio. Non solo nelle grandi ore oscure dell’umanità di ogni epoca, che fanno sorgere in molti l’interrogativo sull’abbandono di Dio. Avviene che anche nelle vicende personali, persino in quelle dei santi, si possa fare l’esperienza dell’abbandono. Che triste esperienza quella dell’abbandono!»
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