Città del Vaticano - Un alveare in cui regnano degrado e povertà. I romani conoscono quel quartiere dormitorio sulla Portuense come il Serpentone, una costruzione sgraziata, lunga quasi un chilometro, progettata negli anni Settanta per facilitare l’urbanizzazione ma che poi si è trasformata in un ghetto. Papa Francesco domenica prossima sarà nella parrocchia di San Paolo della Croce, nella periferia ovest di Roma. Ad accoglierlo al Corviale ci saranno l’arcivescovo vicario Angelo De Donatis, il vescovo ausiliare per il settore Ovest monsignor Paolo Selvadagi, il parroco don Roberto Cassano. Il Papa ha chiesto, al suo arrivo, in via Poggio Verde, di incontrare bambini del catechismo, poi gli anziani, gli ammalati e i poveri. Alle 18 celebrerà una messa. La situazione esistente al Serpentone il Papa la conosce bene, fa sapere don Roberto Cassano. «Purtroppo viene dipinto come un luogo di cui avere paura ma qui vivono tante persone per bene. La situazione e’ drammatica dal punto di vista strutturale».
Di fronte al Serpentone, oltre alla parrocchia di San Paolo della Croce, sorge anche la biblioteca comunale che, in un’area di 800 metri quadrati, racchiude 13 mila volumi e un nutrito catalogo di dvd e cd. Nonostante la presenza attiva di associazioni e cooperative che organizzano molti eventi per la gente del quartiere, il territorio risente dell’assenza di giovani che, come spiega don Roberto, terminati gli studi, si trasferiscono in altre zone della citta’. Ci sono tantissimi volontari si danno da fare per mandare avanti la parrocchia.