«Ci siamo attivati presso l’ambasciata d’Irlanda - prosegue mons. Warduni - ma non abbiamo ottenuto risposte positive. È terribile che persino i cristiani irlandesi non concedano il visto ad altri cristiani. Non siamo fanatici, né terroristi: per verificarlo sarebbe bastata una semplice telefonata alle ambasciate e ai ministeri».
La questione del rilascio dei visti per è già stata oggetto di polemica nelle scorse settimane. Nel mirino dei burocrati di Dublino sono finiti, in precedenza, i cristiani pakistani che si sono visti negare l’ingresso dai consolati a Karachi e Islamabad. Una questione di sicurezza, che conferma una volta di più le difficoltà incontrate dai cittadini di alcuni Paesi: come emerge dall’Henley Passport Index 2018 , il passaporto irakeno è il secondo peggiore al mondo, secondo solo all’Afghanistan e davanti proprio al Pakistan.
Dall’Iraq erano pronte a partire almeno 50 persone, 20 famiglie in tutto provenienti da Ankawa (distretto cristiano di Erbil, nel Kurdistan irakeno), Baghdad e Bassora.
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