Il Papa e il premier polacco discutono di migrazioni, la Polonia continua a dire “no”

Il Papa e il premier polacco discutono di migrazioni, la Polonia continua a dire “no”
di Franca Giansoldati
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Lunedì 4 Giugno 2018, 19:58
Città del Vaticano –  La photo opportunity mostra volti spensierati, il Papa, il premier polacco,  Mateusz Morawiecki, la moglie e i figli. I sorrisi di rito non hanno però annullato i contrasti che si sono misurati in questi ultimi dodici mesi tra il Vaticano e la Polonia sul tema dei migranti. Nel colloquio a porte chiuse il tema dell’Europa ma soprattutto quello sui migranti è stato affrontato e, certamente, non deve essere stato un terreno facile per entrambi, visto che il governo di Varsavia si trova in evidente contrasto con la Chiesa (che - a sua volta - al suo interno è divisa).  Alcuni mesi fa la Chiesa cattolica polacca si è schierata contro il governo nazionalconservatore che continua a dire «no» ai profughi extraeuropei. Il presidente della Conferenza episcopale, arcivescovo Stanislaw Gadecki aveva accusato il governo dicendo che il rifiuto di accoglierli è «assimilabile a teorie terroriste di Stato». La Polonia era poi stata ripresa da Bruxelles visto che contrastava le quote di ripartizione richieste dalla Ue per le quali riceve aiuti pari a circa un terzo della crescita annua del Pil.

In Polonia è difficile dimenticare che l’anno scorso circa 300 parrocchie di una ventina di diocesi si erano mobilitate in massa proprio per la difesa delle radici cristiane dall'ondata dei migranti musulmani. Avevano organizzato un imponente rosario di riparazione: un serpentone di fedeli di quasi 4 chilometri lungo il confine polacco per lanciare un messaggio e dire basta migranti. Secondo molto osservatori l’iniziativa dei cattolici polacchi era da leggersi anche come una indiretta critica a Papa Francesco per la sua politica aperturista. Qualche tempo dopo l’arcivescovo di Gniezno lanciava un anatema a tutti quei preti che continuavano a contrastare l'arrivo dei migranti. «Sono pronto a sospendere qualunque prete che parteciperà a iniziative sui migranti».

Stamattina il Vaticano non si è dilungato troppo a dare dettagli sul colloquio tra il Papa e il Premier polacco. «Si è parlato di accoglienza dei profughi» e dell’impegno del governo «in  favore dei rifugiati dall’Ucraina e nel Medio Oriente». Il primo ministro ha regalato a Francesco la maglia della nazionale polacca per i mondiali di calcio 2018, con la scritta Franciszek e il numero 100, come gli anni dell'indipendenza della Polonia. L’udienza è durata in tutto 37 minuti.  Al termine della vistia in Vaticano, Morawiecki ha deposto dei fiori sulla tomba di papa Giovanni Paolo II.
 
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