L’iniziativa, con quella che è stata definita «un caffè per la legalità», punta ad accendere una luce su questa e su tutte le periferie romane. «Non si può rimanere indifferenti davanti a quanto successo qui alla Romanina», ha dichiarato Marino Bisso, portavoce della rete NoBavaglio. «Non è possibile che ci siano zone precluse a chi vuole lavorare in questo quartiere. - ha aggiunto ancora - Quello di oggi è solo un primo passo per mettere in atto quello slogan che parla di illuminare le periferie. Qui, in questo bar vorremo programmare lezioni, leggere libri, fare rassegne stampa. E vorremmo ottenere un risultato simile in tutte le periferie». Tra i presenti anche l’attore Ascanio Celestini che spera «che la periferia della Romanina non venga dimenicata dopo che i riflettori si saranno spenti», ricordando poi alla politica, «che le zone di periferia sono fatte da persone che votano, tanto quanto quelle del centro di Roma».
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