Nati altrove, da Giuseppe Ungaretti a Helena Janeczek: dal 6 all'8 febbraio a La Sapienza

Helena Janeczek
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Domenica 3 Febbraio 2019, 17:56
Nati altrove, da Giuseppe Ungaretti a Helena Janeczek. E' questo il tema di un convegno internazionale che si svolgerà dal 6 all'8 febbraio all'università La Sapienza di Roma, durante il quale si parlerà di scrittori, artisti e intellettuali che hanno eletto a loro patria Paesi diversi da quelli di origine, fondendo luoghi, lingue e culture. L'inaugurazione il 6 febbraio alle 9.30 nell'aula magna del Rettorato nella Facoltà di Lettere e filosofia della Città universitaria.

Un nomade, un girovago così si definiva Giuseppe Ungaretti, un “nato altrove” figlio di migranti, lui stesso espatriato in Brasile, a San Paolo, dal ’37 al ’42. Una figura esemplare che riunisce in sé la fedeltà a un Paese ma nello stesso tempo la reinterpreta in un’identità sovranazionale. A Ungaretti è dedicata la giornata del 7 febbraio: dopo la proiezione di video a lui dedicati, David Riondino leggerà alcuni brani del poeta.
Tra i “nati altrove” tanti scrittori, artisti, intellettuali e studiosi che, come Ungaretti, hanno valorizzato sia le specificità nazionali e locali, sia le radici e i caratteri comuni.
«Valori che oggi possono contrapporsi - afferma la coordinatrice del convegno Francesca Bernardini - alle tendenze irrazionalistiche di chi odia il diverso, di chi teme l’altro, pensando di salvaguardare il proprio particolarismo alzando muri». L’ultimo giorno del convegno vedrà la testimonianza, tra gli altri, di Helena Janeczek, autrice tedesca, vincitrice del premio Strega 2018 con il romanzo “La ragazza con la Leica”. Il convegno è organizzato dalla Fondazione Roma Sapienza – Fondazione Giuseppe Ungaretti.

 
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