Città del Vaticano - Papa Francesco scende a fianco dei giornalisti dell’agenzia di stampa Askanews che fa capo all'imprenditore cattolico Luigi Abete che controlla il 60% dell’editrice. L’assemblea degli azionisti a dicembre aveva deciso di avviare le procedure per il concordato preventivo della società. Alla base del concordato ci sarebbe, secondo quanto afferma l’azienda (ma contestato dal governo), il mancato pagamento da parte del Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio di 4,7 milioni di euro per i servizi forniti alla Pubblica Amministrazione e da questa fruiti per 11 mesi (nel periodo intercorso tra la scadenza del precedente contratto di servizio con Palazzo Chigi, prorogata al 30 settembre 2017, e l’assegnazione dell’ultimo lotto previsto dai bandi di gara introdotti dall’esecutivo Renzi, a metà agosto 2018), senza assumere alcuna iniziativa per cessare l’utilizzazione del servizio.
Stamattina al termine dell’udienza generale, nel momento dei saluti ai fedeli di lingua italiana, Francesco ha salutato «il gruppo dei giornalisti di Askanews che - ha sottolineato - attraversano un momento di difficoltà».
I vertici dell’agenzia di stampa hanno deciso di procedere
unilateralmente con la richiesta di Cassa integrazione al ministero
del Lavoro, nonostante le diverse proposte presentate dalla
delegazione sindacale.