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Parla don Marco Calvo

La Giornata dei Poveri e l'impegno della Caritas diocesana

«In cinque anni hanno chiesto aiuto al Centro di Ascolto, almeno una volta, 945 nuclei famigliari»

Quante sono le persone che bussano, delicatamente o vigorosamente, alle porte delle parrocchie o del Centro di Ascolto diocesano? Lo abbiamo chiesto a don Marco Calvo, direttore della Caritas diocesana: «Nel Comune di Casale tra il 1° novembre 2017 e il 1° novembre di quest’anno sono stati aiutati 597 nuclei famigliari ovvero circa 1730 persone, il 5% della popolazione. Ben 1248 persone, (430 nuclei famigliari), praticamente un paese medio-grande del nostro Monferrato, stanno ricevendo una volta al mese un aiuto alimentare dalla rete ecclesiale».

Per quanto riguarda gli aiuti alimentari «oltre alle parrocchie altri cinque enti distribuiscono aiuti alimentari, rendendo ancora più importante l’intervento no-profit per le fragilità sociali nella nostra città. Avendo lavorato affinché gli aiuti parrocchiali fossero legati al territorio della parrocchia stessa, possiamo disegnare la mappa della povertà nella città che conferma come ci sia una mezzaluna, che va da Oltreponte al Valentino, passando per Porta Milano, dove risiedono il maggior numero di persone bisognose, mentre la zona Ronzone-Spirito Santo risulta avere molti meno poveri».

Don Calvo ci tiene a sottolineare che «le persone che hanno cercato aiuto in città sono per il 62% italiani e solo per il 38% stranieri. Questo non per scelta, ogni persona vale in quanto tale per noi. Ma è un sintomo particolare del nostro territorio soprattutto confrontato con le altre Caritas piemontesi dove il dato è invertito».

Completamente diverso è l’accesso «al servizio guardaroba, in via Saletta presso la parrocchia di Sant’Ilario: gli stranieri chiedono maggiormente aiuto in vestiti, scarpe, accessori: siamo al 73%, mentre gli italiani si fermano al 27% per un totale di 260 nuclei famigliari nei primi 10 mesi del 2018».

«Riguardo alla diocesi intera possiamo dire che in cinque anni hanno chiesto aiuto al Centro di Ascolto, almeno una volta, 945 nuclei famigliari. Una valanga per la piccola chiesa casalese! E nei primi 10 mesi del 2018 sono già stati fatti 806 colloqui: lo stesso nucleo, spesso, si incontra più volte»

Rispetto al periodo 2013-2016 «la situazione è leggermente migliorata. Il leggermente è d’obbligo. Per le situazioni seguite da più tempo abbiamo osservato qualche persona in più che dopo essere stata aiutata ha trovato lavoro regolare. Ma soprattutto è leggermente ripartito il lavoro nero (piccoli lavoretti, ad intermittenza, in genere legati all’edilizia e al giardinaggio, qualche colf in più) che lungi dall’essere considerato una cosa positiva, di fatto nel triennio di cui sopra si era fermato anche quello, con conseguenze drammatiche sul sostentamento».

Un bilancio, quello della Caritas diocesana proprio alla vigilia della seconda giornata mondiale dei poveri di domenica 18 novembre. E facendo proprio l’invito di Papa Francesco ad ascoltare maggiormente i problemi di questa persone in 10 parrocchie o Unità Pastorali della diocesi di Casale ci sarà il Pranzo del Ringraziamento, «iniziativa per mettere in pratica l’invito a condividere tra persone diverse, sole o con amici, povere o ricche: tutti abbiamo qualcosa per cui ringraziare. E dalla gratitudine verso la vita siamo convinti che nasca lo slancio per donare qualcosa di noi per il bene degli altri».

approfondimento sul numero di venerdì 16 novembre de "Il Monferrato"


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