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Se proprio non volete chiamarlo razzismo, allora è strategia politica

È inutile appigliarsi alle congetture di un caso per giustificare una tendenza che in Italia non esisteva, oggi il diverso è il nemico

Se proprio non volete chiamarlo razzismo, allora è strategia politica

Attenti a minimizzare

Credo che riflettere un pochino su alcuni accadimenti che si susseguono da un breve periodo di tempo in Italia non sia di cattivo allenamento per la pulizia del cervello. Eliminando tutte le informazioni faziose e costruite che ci inondano e non ci fanno riflettere.

Certo, a Moncalieri, anche donne bianche sono state colpite, probabilmente saranno stati colpiti anche uomini, bianchi o neri, poco importa, ma il problema razzismo sussiste e non dobbiamo “minimizzarlo”. Il razzismo è dentro, dentro, perché gli stronzi con le uova non sono andati a lanciarli a Piazza Castello o nel centro buono di Torino, ma in un quartiere notoriamente frequentato da prostitute e avventori del sesso, quindi cosa diciamo, “non è razzismo”, i ragazzi stavano facendo pulizia di tanti personaggi non consoni alla società civile? Ecco, va bene così, erano pulitori, facevano pulizia etnica, di genere, di stili di vita.

Il diverso è il nemico

Lo stesso vale per l’azzoppamento al Vasto di Napoli, non primo e purtroppo non sarà nemmeno l’ultimo: perché sempre in quelle zone? È camorra, regolamento di conti come dite? Oramai la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta, se volete cercarle dovete spostarvi a Piazza Borsa a Milano, quelli che probabilmente hanno sparato per “emulazione” (visto che non possiamo pronunciare la parola razzismo), perché non hanno emulato le gesta a Piazza dei Martiri o a Posillipo? Perché è più semplice dove ce ne sono di più e poi per non dar fastidio a coloro che i neri li tengono a lavorare a casa senza contratto, poi capita che si spari a quel nero che è regolare e paga le tasse per le nostre pensioni…

Non, non è razzismo, allora ditemi voi che tipo di atteggiamento è questo? Ragazzate o idiozia, altre spiegazioni non ne vedo. È inutile appigliarsi alle congetture di un caso per giustificare una tendenza che in Italia non esisteva, i ceti meno abbienti hanno sempre incluso le etnie più deboli e tutti coloro con una pelle di diverso colore. Oggi a questo tipo di classe è stato detto e imposto il diktat che il diverso è il nemico. Il vero problema, per i governi e per chi vorrebbe pilotarne anche le coscienze, risiede nella possibilità che i due segmenti sociali si riconoscano affini e inizino a rivendicare diritti che sono stati loro scippati nel corso degli anni. Gli antichi romani avevano perfezionato questa tecnica politica risalente a millenni prima, evidentemente funziona sempre benissimo. Ecco, se non vogliamo chiamarlo razzismo, cominciamo a parlare di Strategia Politica, strategia di un governo che molto ha promesso, ma poco riuscirà a mantenere.

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