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  • Giovedì 2 agosto 2018

La Chiesa ha cambiato idea sulla pena di morte

Papa Francesco ha modificato la dottrina ufficiale cattolica, che prima la ammetteva per i casi più gravi

(ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
(ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Papa Francesco ha modificato il catechismo della Chiesa cattolica, cioè il compendio ufficiale della dottrina cattolica, eliminando l’ammissibilità della pena di morte. Lo ha comunicato in una nota il Vaticano, spiegando che la modifica era stata introdotta l’11 maggio e diffusa solo ora. Negli anni scorsi il Papa aveva criticato più volte la pena di morte: nel 2015, durante un discorso al Congresso degli Stati Uniti, aveva spiegato: «sono convinto che ogni vita sia sacra, che tutte le persone sono create con una dignità inalienabile, e che la società può solo trarre benefici dalla riabilitazione di chi ha commesso un crimine».

Dal punto di vista formale, il Papa ha modificato l’articolo 2267 del catechismo, che iniziava così:

L’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l’unica via praticabile per difendere efficacemente dall’aggressore ingiusto la vita di esseri umani.

L’articolo è stato sostituito interamente: il nuovo testo sarà questo:

Per molto tempo il ricorso alla pena di morte da parte della legittima autorità, dopo un processo regolare, fu ritenuta una risposta adeguata alla gravità di alcuni delitti e un mezzo accettabile, anche se estremo, per la tutela del bene comune.

Oggi è sempre più viva la consapevolezza che la dignità della persona non viene perduta neanche dopo aver commesso crimini gravissimi. Inoltre, si è diffusa una nuova comprensione del senso delle sanzioni penali da parte dello Stato. Infine, sono stati messi a punto sistemi di detenzione più efficaci, che garantiscono la doverosa difesa dei cittadini, ma, allo stesso tempo, non tolgono al reo in modo definitivo la possibilità di redimersi.

Pertanto la Chiesa insegna, alla luce del Vangelo, che «la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona», e si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo.

Il virgolettato dell’ultimo paragrafo fa riferimento a un discorso ufficiale tenuto dal Papa nell’ottobre del 2017. Qualcuno ha fatto notare che il Papa non si è limitato a rimuovere l’ammissibilità della pena di morte dalla dottrina della Chiesa: con l’ultima frase del nuovo testo, «si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo», spinge i membri della Chiesa a fare lobby per abolire la pena di morte in tutto il mondo.

Da tempo la Chiesa cattolica non appoggiava più in maniera aperta la pena di morte. Già nel 1997, nota Avvenire, l’articolo 2267 era stato modificato in senso più morbido.