• Mondo
  • Lunedì 25 marzo 2019

I bombardamenti di Israele su Gaza

Hanno causato il ferimento di almeno 5 persone e la distruzione del quartier generale dei servizi segreti di Hamas, in risposta al razzo che lunedì mattina aveva distrutto una casa vicino a Tel Aviv

(AP Photo/Adel Hana)
(AP Photo/Adel Hana)

Lunedì pomeriggio l’esercito di Israele ha iniziato a colpire nella Striscia di Gaza alcuni obiettivi che ritiene essere collegati ad Hamas, il gruppo che controlla politicamente e militarmente la Striscia. L’attacco di Israele è una reazione a un razzo lanciato lunedì mattina dalla Striscia di Gaza verso Israele, che aveva colpito una casa 20 chilometri a nord di Tel Aviv, ferendo sette persone. Era dal 2014 che un razzo non arrivava così lontano nel territorio israeliano e anche se si sta già parlando di una possibile tregua, Israele sembra aver reagito con particolare durezza, distruggendo anche il quartier generale dei servizi segreti di Hamas, un edificio nel mezzo della città di Gaza.

In quello che è sembrato un tentativo di evitare l’inizio di un nuovo scontro, Hamas lunedì aveva negato di aver ordinato il lancio del razzo arrivato a Tel Aviv. Parlando in forma anonima, un suo rappresentante aveva detto che si era probabilmente trattato di un errore, una versione che per ora non sembra essere stata accettata da Israele. I bombardamenti su Gaza, ha detto Hamas, hanno provocato fino ad ora il ferimento di almeno cinque persone, mentre i razzi lanciati da Hamas verso il sud di Israele lunedì sera non sembrano aver provocato danni o feriti.

Poche ore dopo l’inizio dei bombardamenti su Gaza, quando i giornali israeliani stavano già parlando di una possibile operazione militare di più giorni, Hamas ha però confermato di aver già raggiunto l’accordo per una tregua con Israele. Hamas ha detto che la tregua era stata negoziata dall’Egitto – che già in passato aveva mediato tra Hamas e Israele – e che sarebbe iniziata già lunedì sera.

La notizia della tregua non è per ora stata confermata da Israele. Il primo ministro del paese Benjamin Netanyahu si trova al momento negli Stati Uniti per una visita ufficiale e da lì oggi aveva detto che Israele avrebbe «risposto con forza» all’attacco subito. In Israele si voterà il 9 aprile per il rinnovo del parlamento e Netanyahu è secondo nei sondaggi dietro a Benny Gantz, ex capo dell’esercito israeliano.

Tag: israele