I selfie stanno diventando un problema per Salvini?

Lui è sempre molto disponibile a scattarne con chiunque, e ci ha costruito sopra un pezzo della sua comunicazione politica, ma ora tanti li usano contro di lui

L’abilità del leader della Lega, Matteo Salvini, nell’uso dei social network per la costruzione della sua immagine e del suo consenso è stata molto raccontata, negli ultimi anni. Anche ora che Salvini è ministro e vicepresidente del Consiglio, i suoi account su Instagram e Facebook vengono spesso usati in modo molto poco istituzionale, con uno stile semplice e diretto, e sono pieni tra le altre cose di foto dei suoi pasti, delle sue vacanze e di selfie che Salvini si scatta in occasioni pubbliche e private, da solo o con altri. L’uso di questo tipo di comunicazione è probabilmente non casuale e fa parte di una precisa strategia, di cui i selfie sono una parte rilevante perché permettono un racconto immediato e apparentemente “spontaneo”.

La presunta spontaneità dei selfie nasconde naturalmente molta pianificazione, anche nel caso delle molte fotografie che Salvini, con grande disponibilità, si scatta con ammiratori e sostenitori. Qualche tempo fa era circolato un video che mostrava bene la metodicità con cui Salvini gestiva una fila di persone che volevano scattarsi una foto con lui, dirigendo il traffico di uomini e donne che affollavano una strada di Teramo, chiedendo a gran voce di preparare i telefoni per non perdere tempo e irritandosi con chi invece arrivava impreparato al momento della foto.

Questa grande disposizione di Salvini a scattarsi foto con i suoi sostenitori a comizi e altri eventi pubblici ha però cominciato a creargli qualche piccolo problema: perché qualcuno ha cominciato a sfruttare quelle occasioni per piccole forme di protesta. Negli ultimi mesi hanno infatti cominciato a circolare foto e video di persone che si avvicinavano a Salvini chiedendogli una foto insieme e poi, una volta accanto a lui, cercavano di metterlo in imbarazzo con domande su questioni politiche scomode o imbarazzanti.

A febbraio, a Sassari, un ragazzo si era avvicinato a Salvini chiedendo “un piccolo video”, poi una volta accanto a lui aveva fatto riferimento all’accoglienza dei migranti e alla storia dei 49 milioni di euro di fondi elettorali che la Lega dovrà restituire allo stato.


A metà aprile, invece, durante un comizio a Caltanissetta, due ragazze si erano avvicinate a Salvini per farsi una foto con lui e si erano date un bacio al momento dello scatto. La foto, un gesto di protesta contro le posizioni molto conservatrici di Salvini sui diritti civili, è girata moltissimo, in Italia e all’estero.

https://www.instagram.com/p/BwuGEbvlMLB/

Cercando su Google si trovano altri esempi di video e foto scattate in circostanze simili, per mettere in imbarazzo Salvini e usare contro di lui la sua disponibilità – spontanea o meno – a farsi foto con chiunque lo chieda. Questo è un altro video girato in Sardegna, in cui una ragazza insulta Salvini dopo essersi scattata una foto con lui.


Più recentemente è circolato un video girato a Salerno in cui, a margine di un comizio e con il trucco della foto, viene chiesto conto a Salvini dei “49 milioni”.


Mentre in un altro video girato a Salerno e molto ripreso dai giornali si vede una ragazza chiedere a Salvini se abbia superato il disprezzo che fino a pochi anni fa dimostrava per “i terroni”.


Nel video poi si vede Salvini dire «cancella questo video» e si sente che alla ragazza viene poi chiesto di cancellare il video anche da un’altra persona, non è chiaro se da un collaboratore di Salvini o se da un agente di polizia.