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Lodi, mensa vietata ai figli degli immigrati: polemiche e contraddizioni

by Clara Tozzi
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Lodi, 16 ott – A Lodi il sindaco Sara Casanova (Lega) vieta l’accesso a mense e scuolabus per gli extracomunitari che non hanno presentato un certificato che dimostri di non possedere beni immobiliari e rendite. Questi certificati, a detta dei richiedenti, sono molto difficili da ottenere, soprattutto se si è in Italia da molti anni. Supti racconta di essere andata direttamente in Bangladesh, ma di non essere riuscita a ottenere nulla, poiché nel suo Paese d’origine non esistono documenti simili. Alle accuse, il sindaco del comune lombardo, risponde: “Nessuno esclude a nessuno il mondo della scuola, ma se uno non ha i documenti necessari dovrà pagare la tariffa più alta”. E se qualcuno dovesse essere impossibilitato nel trovare i documenti? “Il caso specifico sarà verificato, ma non può avvenire dall’oggi al domani.”
Per ora coloro che hanno presentato la certificazione necessaria sono 5 su 259. In questi giorni bambini sprovvisti di documentazione, come annunciava la norma, hanno mangiato con il pranzo al sacco portato da casa. Probabilmente sarà davvero difficile riuscire a reperire questi atti, ma per i genitori dei bambini extracomunitari non è stato per niente complesso chiedere aiuto a varie associazioni, tra cui il Coordinamento Uguali Doveri, e insieme richiedono di pagare i buoni mensa a un prezzo ridotto, poiché impossibilitati a spendere di più. Nel frattempo l’organizzazione, grazie a una presunta raccolta fondi, donerà 60mila euro per coprire le spese. Così facendo, i bambini potranno tornare alla mensa fino a dicembre, ma il problema non si può dire concluso. Qui sorge la domanda: questi soldi andranno per le mense dei bambini della città sia italiani che stranieri? E qui casca l’asino. Dopo questo inneggiare al “razzismo” contro gli extracomunitari ormai fritto e rifritto, il Coordinamento Uguali Doveri ha deciso di donare migliaia di euro per i bambini, i quali devono avere sono un requisito. Essere poveri? No, essere extracomunitari, quindi niente da fare per i bambini poveri italiani. Loro non hanno bisogno di donazioni.
Perché questa certificazione può essere davvero importante? Basti pensare che uno straniero può detenere case o terreni nel proprio Paese d’origine, poiché probabilmente lì l’acquisto di un immobile potrebbe risultare più accessibile in termini economici rispetto che in Italia. Non è forse buonsenso chiedere a coloro che vogliono frequentare la scuola quale sia il loro reddito? Per il Presidente della Camera Roberto Fico, la Casanova deve assolutamente scusarsi e reinserire i bambini: “Ogni volta che si crea un’ingiustizia, il nostro Paese è sempre pronto a rispondere. I nostri valori, a partire da quelli costituzionali, sono saldi”, ha dichiarato Fico. Non è di queste stesse vedute il vicepremier Salvini, il quale difende il sindaco e dichiara “Basta coi furbetti”. All’interno dell’alleanza gialloverde, come in questi mesi siamo stati abituati di constatare, i pareri non sono (quasi) mai uniformi. Di Maio, su Instangram, ieri ha deciso di pubblicare una foto dell’articolo riguardante la vicenda, con una didascalia che dice: “I bambini non si toccano! Lo Stato sarà sempre dalla parte dei bambini. Sono contento che gli italiani hanno risposto dando prova della loro grande solidarietà”. I due partiti al governo sono quindi agli antipodi sulla questione.
Clara Tozzi

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5 comments

blackwater 16 Ottobre 2018 - 5:55

questa della impossibilità di trovare documenti ,spesso avallata sui social da commenti tipo “prova tu ad andare in Siria a cercare i documenti sotto i bombardamenti”(NB: testuale da Repubblica Fb) è una tal sciocchezza che può essere propagandata solo da chi non è mai andato in giro per il mondo;
basti pensare che nel citato Bangladesh (ove tal Supti dichiara di essersi recata a vuoto) così come in Sri Lanka la nuova carta di identità è elettronica con microchip,quando in Italia abbiamo con qualche eccezione ancora quella cartacea. Sostenere quindi che un Paese NON disponga di un catasto ove sono registrate le proprietà immobiliari quando gli stessi motorini sono targati e quindi ovviamente classificati in un registro alla motorizzazione è una cosa che oltre ad urtare contro ogni logica (se uno compra una casa in Bangladesh si accontenta di versare i soldi al proprietario forse ? una stretta di mano e via ? ma stiamo scherzando ?) oltre che al buon senso.
comunque….ma non si era detto che l’immigrazione era una RISORSA,che grazie alla medesima veniva versata una VALANGA di tasse (per inciso: appena 7,5 miliardi di euro all’anno,una media di circa 1,500 euro ad immigrato) il PIL in erezione etc etc ? Come mai quindi a tal Supti dobbiamo pagare ogni servizio laddove un semplice operaio italiano deve mettere mano al portafoglio ?
mistero,anzi “rahasya”

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Raffo 16 Ottobre 2018 - 10:08

Noi sudditi e schiavi italioti però i documenti li dobbiamo sempre presentare,soprattutto ai parassiti sinistri che ci ammorbano quando ce li ritroviamo ministri e si inventano leggi da dittatura cubana………….per la fecciaglia parassita africana invece tutto pagato e dovuto……… Che paese di merda.

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Rossi 17 Ottobre 2018 - 12:03

Cosa facciamo noi italiani manteniamo tutti penso che ogni genitore e responsabili a mantenere i propri figli ?? Altrimenti non si fanno se non possono mantenerli e poi possono stare a loro paese che costa meno vivere

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Lodi: raccolti 60mila euro per i bimbi immigrati, per i bimbi poveri italiani no 17 Ottobre 2018 - 9:05

[…] I due partiti al governo sono quindi agli antipodi sulla questione. Fonte Il primato nazionale […]

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Lodi, il giudice sconfessa il sindaco: bimbi stranieri a mensa anche senza documenti 31 Gennaio 2020 - 3:45

[…] 14 dic – Il Tribunale di Milano ha chiesto al Comune di Lodi di modificare il regolamento della mensa scolastica che escluderebbe alcuni bambini stranieri. Questo perché il Tribunale ha accertato la […]

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