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Udine, l'Anpi se la prende pure con i gatti: "Cancellate il Civigatto Day dal 25 aprile"

by admin
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Cividale del Friuli, 18 apr – Il 25 aprile si avvicina e l’Anpi torna a sfoderare l’ascia di guerra. A Cividale del Friuli la locale sezione dei partigiani se l’è presa con i gatti. Proprio il 25 aprile, infatti, si dovrebbe tenere una fiera felina, chiamata Civigatto day, ma l’Anpi non ci sta e chiede che la manifestazione venga cancellata perché distrae dalle celebrazioni per la liberazione.
La sinistra locale afferma che ospitare proprio il 25 aprile una fiera sui gatti dimostra una “diffusa, sconcertante insensibilità verso fasi cardine della nostra storia recente. C’è una grave e preoccupante mancanza di senso civico”. Anche se le due iniziative non si sovrappongono, almeno non negli spazi.
L’Anpi rincara la dose, proprio non intende appoggiare la fiera felina e lancia l’allarme fascismo. In una nota si legge: “Il 25 aprile è una ricorrenza altamente simbolica e di grande significato per il Paese, che celebra la riconquistata libertà dopo l’orribile pagina dell’occupazione nazifascista, e che non può essere svilita. Bisogna ricordare, ai giovani e meno giovani, il sacrificio di chi ha combattuto sacrificando la propria esistenza”.
Insistono, i partigiani, sulla difesa della libertà. Un valore che va difeso “giorno per giorno, specialmente in un frangente in cui, anche in Italia, si sta assistendo a una preoccupante rinascita di fanatismi, di violenze, di idee totalitarie”. In nome della libertà, però, a voler essere coerenti si dovrebbe non avere nulla di che obiettare all’iniziativa del Comune, che tuttavia non rinnega le celebrazioni del 25 aprile, ma offre un’iniziativa a livello turistico per gli amanti dei felini.
Dopotutto il Civigatto Day è una cosa seria: leggendo il programma si scopre che in calendario sono previsti “mercatini a tema, incontri con veterinari ed esperti”. Si parlerà anche di “pet terapy, corso di primo soccorso con ambulanza veterinaria, guardie eco-zoofile OIPA”, ci sarà spazio anche per “mostre fotografiche, facepainting, disegni e pitture, incontri letterari con autori, appuntamenti al cat-cafe, merende gattose, laboratori gattodidattici, cat(e)ring, animazioni per bambini, centrifugatti e aperitigatti”. Insomma, tutti argomenti che sembrano interessare di più la popolazione rispetto alle manifestazioni partigiani del 25 aprile, alle quali ormai non partecipano più nemmeno i soliti quattro gatti.
Anna Pedri
 

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4 comments

Vale 18 Aprile 2018 - 8:36

Non mi stupisco se da quelle parti lì i sinistri non sono molto amati….che si facciano un esame di coscienza va là

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Andrea 19 Aprile 2018 - 9:35

Dopo il 25 aprile siamo diventati i servi dell’america, bel guadagno! E a festeggiare, sono proprio gli anti capitalismo. Che coerenza!

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luis r. 19 Aprile 2018 - 11:42

si potrà ancora dire “gatto nero”? O è più politicamente corretto dire “gatto di colore”?

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Tony 19 Aprile 2018 - 2:42

…..”.miaoooooooooo…”.

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