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La fuga degli immigrati. Da Rocca di Papa a Ventimiglia sul bus dei compagni del Baobab

by admin
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Ventimiglia, 11 set – Chissà se George Soros verrà denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Alcuni degli immigrati clandestini che erano a bordo della nave Diciotti e che sono spariti dal centro di accoglienza di Rocca di Papa, sono infatti stati trovati a Ventimiglia a bordo di un autobus dell’ong Baobab Experience, che dal magnate ungherese riceve seppur indirettamente lauti finanziamenti.
I clandestini stavano provando a varcare il confine e a dirigersi in Francia. La polizia di Ventimiglia li ha riconosciuti mentre viaggiavano verso Campo Roja, il centro gestito dalla Croce rossa da dove gli immigrati cercano di andare in Francia. I 34 fermati erano parte di un gruppo più ampio: in tutto 51 persone, 13 dei quali erano eritrei a bordo della Diciotti, accompagnate da quattro volontari della ong romana. Dopo il fermo gli immigrati sono stati presi in consegna dalle forze dell’ordine.
Quelli fermati domenica non sono i primi immigrati della Diciotti bloccati a Ventimiglia. Già nei giorni scorsi le forze dell’ordine avevano riconosciuto 21 eritrei, ma solo tre di loro sarebbero rimasti sul posto. Gli altri si sono dileguati.
L’attivista Andrea Costa, che è al timone dell’ong fin dai suoi albori nel 2015, ha affermato che gli stranieri fermati a Ventimiglia erano “uomini liberi”. Come riporta il Giornale, Costa, che nel 2004 venne fermato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, precisa che nell’aiutare i clandestini a raggiungere Ventimiglia i volontari di Baobab non hanno fatto “nulla di illegale. I migranti erano per strada, senza un soldo. Fra loro donne e bambini. Così abbiamo preso a nolo un bus con i soldi delle donazioni”. Sta di fatto, però, che i responsabili della Croce rossa che gestisce il campo Roja, hanno affermato che gli stranieri sono stati trasferiti in autobus senza alcun preavviso agli enti interessati: Comune, Prefettura e Questura.
E a proposito di donazioni, vale la pena ricordare che l’ong Baobab Experience nel 2017 ha visto un’impennata delle donazioni a suo favore, e tra i benefattori figura tra gli altri l’Epim, il Programma Europeo per l’Integrazione e la Migrazione, che riceve finanziamenti dalla famigerata Open Society di George Soros.
Anna Pedri
 
 
 

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Raffo 11 Settembre 2018 - 12:58

Che schifo,dove sono i magistrati sinistri, si dovrebbero vergognare………questi negroidi africani,liberi di girare,molti fra loro con scabbia e tubercolosi, rappresentano quanto sia grande l’odio ed il disprezzo che i comunistoidi provano nei confronti di noi italiani, oramai carne da macello,da prendere per il culo,come la storiella della polmonite a Brescia dovuta alla legionella sviluppatesi nell’acqua putrida dei fossi………..molte di queste polmoniti ce le hanno regalate i nostri ospiti africani e asiatici che ,grazie alla sinistra, trascorrono le loro giornate a bighellonare per piazze e caffè……. ne abbiamo quasi un milione in giro,ovviamente tutti a posto con vaccinazioni e controlli medici………auguri.

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