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Governo, lite sulle province. Salvini: “Servono ai cittadini”. Di Maio: “Un poltronificio”

by Ilaria Paoletti
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Roma, 28 apr – Nuova crepa nell’alleanza di governo tra Movimento Cinque Stelle e Lega. Questa volta sul tavolo delle polemiche entra la bozza di riforma degli enti locali.

Di Maio e i suoi sodali vogliono abolire le province: di diverso avviso sembrerebbe essere la Lega. In merito si è espresso il leader dei pentastellati: “Per me le province si tagliano. Punto. Ogni poltronificio per noi deve essere abolito. Efficienza e snellimento, questi devono essere i fari. Questa è la linea del M5S. Per me si tagliano, chiedete alla Lega”.

Lega: “I Cinque Stelle erano d’accordo”

Secondo fonti vicine al Carroccio, quello dei grillini è un “pentimento” tardivo sull’argomento, in quanto i Cinque Stelle erano perfettamente al corrente del contenuto della proposta. Secondo quanto riporta Adnkronos, un “big” della Lega avrebbe dichiarato: ”Durante i lavori parlamentari, in sede di commissione, i Cinque Stelle non hanno mai sollevato un problema, una sola eccezione”. “I Cinque Stelle non possono cambiare idea ogni giorno su tutto –  insiste la medesima fonte vicina a Matteo Salvini – Oggi tocca alle province, distrutte da Renzi con gravi danni per i cittadini e per la manutenzione di scuole e strade. Un viceministro 5 Stelle lavora per rafforzarle, un altro ministro pentastellato lavora per chiuderle. L’Italia ha bisogno di Sì e di serietà, non di confusione“. Giuseppe Conte, che al momento è in Cina, rimanda la discussione al suo ritorno: “Il dibattito lo affronteremo quando torneremo”.

Salvini: “Chiusura delle province? Una buffonata”

Stefano Candiani, sottosegretario all’Interno della Lega, interpellato sempre da Adnkronos smorza i toni e dichiara: ”Non voglio fare polemica, ma – rimarca – bisogna lavorare e andare fino in fondo”. E conclude: “Oggi abbiamo delle province che sostanzialmente sono state ridotte ad uno stato larvale, con grave rischio anche di danni per la sicurezza dei cittadini”. ”Le province? Servono per dare servizi ai cittadini”  ha sentenziato Matteo Salvini da Biella. ”La buffonata di Renzi della finta chiusura delle province ha portato ai disastri e alla mancata manutenzione di scuole e strade. Io voglio che scuole e strade siano in condizioni normali e se non lo fa qualcuno, lo fanno le province” continua. Poi arriva la “stoccata” ai colleghi di governo: “L’importante è che i 5 Stelle si mettano d’accordo, perché qualche viceministro dice di sì e qualche viceministro dice di no… Sui porti poi qualcuno li vuole chiusi e qualcuno li vuole aperti… L’importante è mettersi d’accordo”.

Di Maio: “Bisogna andare avanti, non indietro”

Luigi Di Maio invece affida il suo pensiero a Facebook: “Sulle province non se ne parla. L’Italia ha fin troppi problemi a cui pensare e non aggiungiamone altri. Io non spendo altri soldi degli italiani per rimettere su nuovamente un ente burocratico che già prima complicava la vita a tutti”. “Bisogna andare avanti, non indietro!  Per le tasse che pagano, gli italiani già meriterebbero di avere servizi dignitosi nelle proprie città. Non è riesumando un vecchio carrozzone che si danno più servizi ai cittadini. Io nuove poltrone non le voglio. Bisogna tagliarle le poltrone, non aumentarle. E bisogna tagliare anche gli stipendi dei parlamentari. Subito!”.

Ilaria Paoletti

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4 comments

Werner 28 Aprile 2019 - 1:26

Assolutamente d’accordo, si ripristinino le Province, ma non senza aver soppresso le Regioni, specie quelle a statuto speciale. A causa della famosa modifica costituzionale dell’articolo V del 2001, le troppe competenze devolute dallo Stato alle Regioni – esempio su tutte, la sanità – ha creato “20 Italie” diverse, ed aggravato il divario tra le zone più ricche e avanzate del paese, e quelle più povere e arretrate.

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Jos 28 Aprile 2019 - 6:20

…eliminare le regioni a statuto speciale..e le province, il cui unico scopo era il duplicare balzelli e regole doppie utili ai loro portafogli..

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Paolo 2 Maggio 2019 - 10:52

Ma! se uno Stato è Sovrano ben vengano ! La gente lavora! prende la paga e spende! Se lo stato non esiste più e prende in prestito i soldi dalle banche , la gente non lavora e non spende….. a voi la scelta! Come scusa ? i statali non fanno un cazzo??? Bè allora si licenziano come quelli privati ! Semplice no???

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