Ripatransone, la protesta. "Il parroco ci impedisce di pregare"

Il sacerdote: "E’ stata un’incomprensione"

Don Nicola Spinozzi, parroco di Ripatransone

Don Nicola Spinozzi, parroco di Ripatransone

Ripatransone (Ascoli Piceno), 5 marzo 2019 - Un cittadino d’origine maceratese, da poco residente a Ripatransone, proveniente da Ascoli, ci è rimasto male quando si è sentito rispondere, dal parroco, don Nicola Spinozzi, di andare a pregare nel santuario e non nel Duomo dov’era in corso un sopralluogo tecnico. Frutto di un’incomprensione. Raccontiamo i fatti accaduti la mattina del primo marzo nel Duomo di Ripatransone.

«Mi trovavo insieme a una mia amica in centro a Ripatransone – ci scrive M. M. abitante di via Uno Gera –. A un certo punto la mia amica mi ha chiesto di accompagnarla all’interno del Duomo perché sentiva il bisogno di dire una preghiera. Ci siamo seduti in un banco delle ultime file ed eravamo soli. Poco dopo sono entrate 2 persone, una delle quali era il parroco. Hanno cominciato a parlare a voce alta e la mia amica ha chiesto gentilmente di abbassare i toni della voce, poiché eravamo in una Chiesa e non al bar. Il parroco si è avvicinato e con fare minaccioso ci ha detto che si dovevano svolgere dei lavori all’interno e che, se volevamo pregare dovevamo uscire e andare nel Santuario vicino. Non so nemmeno dove. Da abitante di Ripatransone mi sono vergognato e ovviamente non metterò più piede in quella chiesa.

Abbiamo sentito il dovere di ascoltare il parroco, don Nicola il quale spiega: «Nel duomo, durante i lavori di restauro che ha portato alla riapertura dopo i danni del sisma, è rimasto da sistemare il riscaldamento e venerdì ero in compagnia dell’architetto per stabilire i lavori da eseguire. Ad un certo punto siamo stati richiamati e invitati a parlare sotto voce – afferma il parroco –. Mi sono avvicinato alla coppia di fedeli e l’ho invitati ad andare a pregare nel Santuario della Madonna di San Giovanni, che è sempre all’interno del Duomo. L’Eucarestia sta proprio nel Santuario e lì c’è sempre molta pace per potersi raccogliere in preghiera. Un’incomprensione nata dalla non conoscenza del luogo e mi dispiace – la conclusione di don Nicola Spinozzi –. Non pensavo fossero poco pratiche di Ripatransone, altrimenti li avrei accompagnati personalmente nel Santuario. Aspetto di accoglierli di nuovo nel nostro bel Duomo».