Ascoli, si fingeva notaio per truffare i preti. Il sacerdote: "Io, nella trappola"

L’uomo: "La storia era vera, stupidamente ho fatto i versamenti"

IN PREGHIERA L’uomo è riuscito a truffare una trentina di parroci

IN PREGHIERA L’uomo è riuscito a truffare una trentina di parroci

Ascoli, 23 settembre 2018 - C'è rimasto male il sacerdote che è stato raggirato e ancora s’interroga su come abbia fatto il truffatore a raccogliere tutti quei particolari che hanno reso veritiera la storia, tanto da indurlo a versare i 700 euro per dare il via alle pratiche necessarie per ricevere il lascito che il finto notaio aveva annunciato. Un cinquantaseienne originario di Frosinone, in circa sei mesi, a colpi da 700 euro ciascuno, era riuscito ad accumulare 30 mila euro. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri.

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Il sacerdote racconta: «Sono stato contattato per telefono da quella persona che mi ha detto di essere un notaio di Pescara – le sue parole –. Mi ha detto che un nostro confratello morto anni fa, aveva deciso di lasciarci una somma di denaro a scopo di beneficenza e che per avviare le pratiche si dovevano fare dei documenti per i quali servivano 700 euro da versare su una carta postale. La storia era talmente vera che a un certo punto mi sono anche emozionato, perché ero molto legato al confratello scomparso e lì per lì non sono stato tanto a ragionare, a farmi domande, a chiedere di farmi vedere dei documenti in suo possesso prima di pagare. Sono stato guidato dalla spinta emotiva, così, stupidamente, sono andato all’Ufficio Postale a fare il versamento».

Il sacerdote truffato ancora oggi si chiede come quell’uomo possa aver avuto le notizie sul suo conto, sul suo amico confratello e su tutta la storia. «Sapeva nome e cognome del sacerdote scomparso, sapeva che era morto a Fermo con una emorragia cerebrale e altri particolari che hanno reso il racconto talmente veritiero da trarmi in inganno. Quando mi sono reso conto di essere stato truffato ho subito fatto denuncia ai carabinieri che per poco non sono riusciti a bloccarlo al momento».

Per arrivare all’identificazione dell’uomo, invece, sono servite lunghe indagini e molta intuizione investigativa dei militari dell’arma che stanno lavorando per ricostruire la litania di truffe consumate sul suolo Nazionale. Il sacerdote truffato è persona di esperienza, ha girato varie strutture religiose prima di tornare in zona, dalla quale mancava da 11 anni trascorsi in parte a Fermo e in parte a Roma. Nell’hinterland sambenedettese è tornato sette anni fa e ancora conserva un ottimo ricordo del confratello scomparso e mai avrebbe potuto immagine che un giorno qualcuno avrebbe potuto usare la sua figura, per mettere a segno una truffa ai danni del suo migliore amico. Con tutta probabilità, qualcuno, involontariamente, ha fatto da «talpa» senza pensare che quelle informazioni, sotto forma di racconto, potessero essere utilizzate per mettere a segno un’impresa criminosa.