Cei, il vescovo ascolano Stefano Russo è il nuovo segretario generale

Ha 57 anni, fu ordinato parroco nel 1991 a Sant’Emidio e poi vescovo di Fabriano-Matelica nel 2016. Ora papa Francesco l'ha voluto al posto di monsignor Nunzio Galantino

Il vescovo ascolano Stefano Russo

Il vescovo ascolano Stefano Russo

Ascoli, 28 settembre 2018 – E’ ascolano il nuovo segreterio generale della Cei, la Conferenza episcopale italiana. Si tratta di Stefano Russo, 57 anni, vescovo di Fabriano-Matelica, nominato da papa Francesco in sostituzione di monsignor Nunzio Galantino, che era stato scelto dal Pontefice nel giugno scorso come presidente dell’Apsa, l’organismo di gestione economica che si occupa dell’amministrazione del patrimonio della Santa Sede.

Monsignor Stefano Russo è nato ad Ascoli il 26 agosto 1961.

Ha frequentato il Movimento Diocesano dell’Opera di Maria. Dopo aver conseguito il diploma di perito tecnico in Telecomunicazioni, si è iscritto alla Facoltà di Architettura di Pescara, laureandosi nel luglio 1990 con una tesi di indirizzo storico. Ha iniziato il percorso formativo al sacerdozio a Grottaferrata, nel Centro Gen’s (Generazione Nuova Sacerdotale), Comunità dei Focolari, frequentando i corsi per il Baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense.

Il 20 aprile 1991 ha ricevuto l’ordinazione presbiterale nel duomo di Sant’Emidio di Ascoli per le mani del vescovo Marcello Morgante. Dal 1990 al 2007 è stato presidente della Commissione Arte Sacra e Beni Culturali della diocesi di Ascoli e incaricato per i beni culturali ecclesiastici della medesima diocesi; dal 1990 al 2005 è stato membro della consulta per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale marchigiana; dal 1995 al 2005 ha gestito e coordinato le attività del Museo diocesano di Ascoli.

Dal 1996 dirige il lavoro d’inventariazione informatizzata dei beni storico-artistici della diocesi di Ascoli. Dal 1999 al 2001 è stato amministratore parrocchiale della parrocchia di Castel San Pietro.

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Il 18 marzo 2016 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Fabriano-Matelica e il 28 maggio è stato ordinato. Attualmente è vice presidente della Conferenza episcopale marchigiana e presidente del comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto.