Il Passatore, più criminale che cortese

Bologna, 7 luglio 2018 - Ho letto un articolo sul Passatore che contiene inesattezze. Stefano Pelloni fu un assassino, autore di violenze. Era considerato ‘cortese’ da chi era obbligato a nasconderlo o rifocillare la banda. Lui poi lasciava qualche soldo. La sorella di Pellegrino Artusi, stuprata nella rapina di Forlimpopoli, morì impazzita. Il bandito morì in un conflitto a fuoco e il cadavere esibito per giorni.  Giorgio Bastoni, Montiano 

risponde il condirettore de il Resto del Carlino Beppe Boni

Nessun dubbio, la storia ha certificato che Stefano Pelloni, detto il Passator cortese, fu un bandito violento e un assassino. Anche i «romanzi neri» però, che tanto piacciono al pubblico, talvolta vengono vestiti con gli aspetti che hanno il sapore di leggenda. Il cinema e la letteratura raccontano storie di mafia, di camorra, della mala romana. Nessuno però assolve le figure che si muovono sullo schermo e nei libri. Così è per Stefano Pelloni. Di lui colpisce che lasciasse mance e aiuti anche alle vittime. Ma resta un delinquente le cui imprese scossero la Romagna dell’800. Del resto ebbe come maestri i fratelli maggiori, Matteo e Vincenzo, entrambi rapinatori. Pelloni il bandito seminò il terrore tra Lugo, Faenza e Ravenna, uccise contadini e carabinieri. Lo ricordiamo come il Passator cortese, che aiutava ogni tanto qualcuno del popolo, ma era un criminale. beppe.boni@ilcarlino.net

 

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