Bologna, i tormenti della Mitteleuropa si traducono in musica e parole

Goethe Zentrum, concerti e mostra

Mattia Cipolli, secondo da sinistra, durante un’esibizione di Concordanze

Mattia Cipolli, secondo da sinistra, durante un’esibizione di Concordanze

Bologna, 8 ottobre 2018 - Proprio mentre l’Impero Asburgico esala il suo ultimo respiro e l’Europa sprofonda nel baratro del nazismo e della guerra, la Mitteleuropa esprime la sua migliore stagione creativa. La Berlino della Repubblica di Weimar è come una piccola Atene sulla cui ribalta si esibiscono Brecht, Weill, Dessau, Eisler, Schoenberg, Schrecker. Vienna assiste alla rivoluzione freudiana e fa da culla all’Espressionismo. Mahler e Dvorák si affacciano appena al Novecento ma la loro musica ne annuncia gli sviluppi più nobili. È da questo mondo in subbuglio che trae ispirazione e linfa la stagione dell’Ensemble Concordanze che non a caso s’intitola proprio ‘Mitteleuropa Express’ e si dipana attraverso sette tappe ospitate al Goethe Zentrum di via De’ Marchi 4 dove è allestita anche la personale di Steffen Thiemann ‘Nel solco del coltello’. «Abbiamo voluto creare una serie di appuntamenti che facciano entrare il pubblico profondamente in quel mondo», sintetizza l’intento del cartellone Mattia Cipolli, violoncellista del Teatro Comunale, membro di Concordanze e ideatore dell’articolato progetto sostenuto da Regione, Fondazione Carisbo e Del Monte.

Il 21 ottobre, data di chiusura, offre la seconda occasione d’ascolto: un ensemble di 11 strumentisti e due cantanti (il baritono Maurizio Leoni e il mezzosoprano Aloisa Aisemberg) diretti da Fabio Sperandio presentano in prima assoluta una versione cameristica del Lieder del Wunderhorn di Mahler realizzata proprio da Concordanze. Durante l’esecuzione di ‘Corni magici’ saranno proiettati i disegni di Karin Andersen ispirati al ‘Des Knaben Wunderhorn’, il ciclo di poesie e canti popolari curato da Achim von Arnim e Clemens Brentano poi musicato da Mahler.

Seguirà il 4 novembre (sempre alle 11,30 e sempre a ingresso gratuito) il duo Lunaire (il soprano Sarah Weinberg accompagnata al piano da Francesca Rambaldi) in un excursus nella ‘Nuova età di Pericle’, ovvero il meglio della musica berlinese e viennese tra le due guerre mentre il 2 dicembre un sestetto d’archi si concentrerà su Korngold, il viennese perseguitato dalle leggi razziali che trovò in America la sua realizzazione come autore di colonne sonore. Altra prima assoluta il 16 dicembre con un programma tutto dedicato alla musica da ballo viennese di fine Ottocento trascritta da Concordanze che si affaccia al 2019 con la data del 20 gennaio quando sarà di scena un concerto-reading dedicato a Brecht con Bruno Storti lettore di testi originali di Thiemann su vita e opere dello scrittore. Si chiude il 3 febbraio con il confronto tra due titani: il Beethoven del Quartetto in Mi bemolle maggiore Opus 127 e l’Alban Berg dell’Opus 3. Tutti i programmi saranno replicati in carceri e comunità psichiatriche. «La musica migliore va portata anche nei luoghi chiusi dove vivono detenuti, malati, etilisti, tossicodipendenti. È l’unico modo perché l’arte abbia un valore nella società di oggi». Per chi invece è libero e sano ma profano, ogni appuntamento, sottolinea Cipolli, verrà introdotto e presentato dai musicisti stessi. Per unire ascolto, divertimento e conoscenza.

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