Bologna, conti Pd. Rosso da un milione di euro

Il flop della Festa dell’Unità affossa il bilancio 2017. Per risparmiare dimezzati i funzionari di via Rivani

Il segretario del Pd Francesco Critelli, eletto alla Camera alle scorse politiche

Il segretario del Pd Francesco Critelli, eletto alla Camera alle scorse politiche

Bologna, 10 giugno 2018 – Il flop della Festa dell’Unità trascina a fondo i conti del Partito democratico. Dopo alcuni anni di bilancio in pareggio, o con piccoli disavanzi, il consuntivo del 2017 della federazione di via Rivani guidata dal segretario-deputato Francesco Critelli, si è chiuso con un ‘rosso’ da un milione di euro. Cifra ben superiore ai 637mila o ai 334mila registrati nel 2009 e nel 2011, considerate fino a ieri gli anni bui per i conti dem. Anni in cui esisteva il finanziamento pubblico ai partiti, e in cui il Pd si avvalse di una dotazione di risorse che passarono dai Democratici di sinistra.

Venerdì sera, il tesoriere Gianni Grazia, in carica dall’ottobre scorso, ha annunciato al partito i risultati contabili. Fissando, com’è prassi in questi casi, il traguardo del pareggio dei conti per il 2018. I bilanci – consuntivo e previsionale – sono stati votati all’unanimità, da maggioranza e minoranza interna, sia in segreteria sia in direzione.

Il ‘rosso’ era atteso. Il buco dell’ultima Festa dell’Unità al Parco Nord, flagellata dal maltempo (con freddo, vento o pioggia in dodici sere su 23), era noto. Certo, afferma un membro della direzione, «fa comunque effetto pensare che il +150mila euro messo nel bilancio preventivo 2017 alla voce ‘Festa’, fra perdite e mancato incasso si è trasformato in un -700mila». Come metro di paragone, basta dire che l’anno scorso, con 176mila euro di disavanzo – di cui 100mila dalla Festa dell’Unità, in passivo per la prima volta nella sua storia – si parlò «di situazione economica e finanziaria sicuramente difficile».

Oltra alla kermesse principale, hanno poi gravato sula voce ‘spese’ del bilancio 2017 anche alcune fatture di Feste dell’Unità cittadine passate e di altri eventi sul territorio. Come rimettere in sesto i conti? Si cercherà, prima di tutto, di mettere mano alla Festa, limando ogni capitolo di spesa. Anche il rischio meteo sarà azzerato: dopo 44 anni, infatti, la festa dem trasloca dal Parco Nord e si sposta al riparo dei padiglioni della fiera.

Risultati positivi sono attesi anche dal taglio (definito «molto importante») delle spese legate agli stipendi del funzionariato politico della federazione del Pd bolognese. Dai circa 640mila euro a bilancio nel 2017 si passerà a circa 315mila euro. Questo grazie all’annunciata, robusta «cura dimagrante» sul personale: i funzionari calano da tredici a sette. In prospettiva 2019, poi, le cose dovrebbero migliorare ancora: verranno a mancare i compensi, per esempio, del segretario Critelli (che percepirà l’indennità parlamentare) e di Alberto Aitini, oggi assessore in Comune. Un ulteriore risparmio è atteso dal cambio di sede. Via Rivani (venduta) costava al partito 60mila euro l’anno.

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