Progetto Sant’Orsola di Bologna, un ospedale nel parco

Investimento da 277 milioni per lo sviluppo del policlinico. Sette ettari di alberi, padiglioni nuovi, tunnel sotterranei e piste ciclabili

Il progetto del nuovo Sant'Orsola

Il progetto del nuovo Sant'Orsola

Bologna, 29 ottobre 2021 - Il policlinico Sant’Orsola risponde alla pandemia e si proietta nel futuro. Un futuro fatto di alberi, padiglioni nuovi o completamente ristrutturati, ‘autostrade’ sotterranee per il trasporto merci e piste ciclabili. Un maxi intervento da 277 milioni all’insegna di "sostenibilità" e "innovazione", con i fondi che arrivano da Regione, Alma mater, Ausl, Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli e – non da ultimo – dal Pnrr.

Innanzitutto, gli spazi in più: 33mila metri quadrati che si aggiungono alla cittadella urbana della salute. E poi il verde: sette ettari totali, circa 67.380 metri quadrati, vale a dire il 14% in più rispetto a oggi. Un vero e proprio "ospedale nel parco", con tanto di ‘piazza coperta’ (nella foto più a destra, un rendering). I padiglioni rimessi a nuovo saranno otto, quelli nuovi sei: si va dal Polo materno infantile, con 3mila metri quadrati in più e un investimento superiore a 40 milioni di euro (con i lavori da concludere entro il 2024) alla Torre biomedica dell’università, con il cantiere che prenderà vita il prossimo anno, fino alla riqualificazione del ‘Gozzadini’, al centro per la ricerca scientifica, a quello delle medicine e a quello delle attività ambulatoriali, oltre al nuovo polo ematologico ‘Lorenzo e Ariosto Seràgnoli’.

"Dal 2019 il policlinico è diventato Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs, ndr) – sottolinea Chiara Gibertoni, direttore generale del Sant’Orsola (sopra, tra Stefano Bonaccini e Raffaele Donini) –. Un riconoscimento che apre molte opportunità, ma che comporta anche responsabilità, a cominciare dagli investimenti per essere all’altezza di questo ruolo. È stato necessario riprendere il Piano direttore del 2017, di cui oggi vediamo importanti realizzazioni, e ripensarlo in maniera sostanziale. La nostra capacità di affrontare ancora meglio domani sfide come quella che stiamo vivendo dipenderà dalle scelte che facciamo oggi."

Un nuovo percorso di cura per il paziente fatto di "alta qualità" e "comfort", dove il benessere accompagna la cura. Tra gli investimenti, 52 milioni destinati ad apparecchiature e strumenti tecnologici di ultimissima generazione: piattaforma robotica, risonanza magnetica 3T, Tac avanzate. "Vaccini per prevenire il virus, cure per chi lo contrae e ulteriori spazi, nuovi e rinnovati, per una sanità pubblica sempre più di qualità: la nostra sfida al Covid passa anche da qui" sottolineano il governatore Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, mentre il nuovo sindaco Matteo Lepore aggiunge: "Un piano molto avanzato, che considera la struttura ospedaliera come un elemento ‘di cura’ per i pazienti, ma anche un elemento che eleva la qualità dello spazio di lavoro per il personale. Percorsi ciclabili e aumento della superficie verde costituiscono poi una vera e propria ‘cerniera’ con città: un esempio di rigenerazione urbana che sarà sempre più una cifra distintiva di Bologna". "Provo grande soddisfazione nel vedere come la strada che abbiamo iniziato a percorrere nel 2017 sia diventata il piano che presentiamo oggi", conclude il rettore Francesco Ubertini.

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