"Il nostro Crocifisso fa miracoli"

Il prete di Villachiaviche: "Donna guarita dal tumore con un santino"

Don Daniele Bosi con il Crocifisso miracoloso

Don Daniele Bosi con il Crocifisso miracoloso

Cesena, 27 aprile 2019 - Per secoli  se ne era persa la memoria e con essa la storia di devozione che lo accompagnava. Fino a quando il parroco di Villa Chiaviche don Daniele Bosi, spulciando tra i documenti dell’Archivio di Stato, si è accorto che quello appeso vicino al soffitto della sua chiesa e circondato da un drappo rosso era il ‘Crocifisso Miracoloso’ realizzato nel 1600 e appartenuto alla confraternita cesenate dei falegnami, che aveva la sua chiesa in corso Sozzi, nei locali oggi occupati dalla Bper Banca.

«Volevo recuperare la storia degli arredi di questa chiesa - spiega Bosi - , diventata parrocchia negli anni Sessanta legando il suo nome proprio a San Giuseppe, patrono dei falegnami. Così sono risalito al culto del Crocifisso, che nel Seicento veniva portato in processione e venerato dalla cittadinanza, che gli attribuiva miracoli».

Il parroco raccontò la sua scoperta ai fedeli, realizzando pure un santino. «Uno di questi finì nello zaino di un nostro parrocchiano, Daniele Giusfredi, intenzionato a percorrere un pellegrinaggio lungo il Cammino di Santiago di Compostela contando di incontrare quattro donne spagnole, conosciute anni prima e una delle quali era madre di un uomo di 30 anni, affetto da un tumore. I pareri clinici indicavano un quadro complesso, dall’esito incerto: Giusfredi ha dato loro il santino del nostro Crocifisso e da allora l’uomo ha fatto veloci progressi fino a guarire completamente in poco tempo in un modo giudicato inspiegabile dagli stessi medici».

Don Bosi riporta anche un altro caso, al quale ha assistito personalmente: «Un uomo residente a Padova, trovatosi nei pressi della chiesa di Villachiaviche, aveva sentito l’impulso di entrare per pregare davanti al Crocifisso. Era un accanitissimo fumatore. Una volta uscito, sentì come una ‘voce’ che gli suggeriva di fumare per l’ultima volta. Lo ha fatto, e da allora non ha più acceso una sigaretta. Questo evento lo ha talmente segnato che spesso la domenica, parte da Padova per venire a inginocchiarsi davanti al ‘Crocifisso Miracoloso’».