Savignano, "I nostri due calciatori di colore subiscono spesso insulti razzisti"

Lo denuncia la società ‘del Cesare’ che milita nel Csi

Il ‘Quartiere Cesare’

Il ‘Quartiere Cesare’

Cesena, 25 aprile 2018 - Episodi di razzismo si sono verificati recentemente nei confronti della squadra amatoriale di calcio ‘Quartiere Cesare’ di Savignano che milita nel campionato Csi (Centro Sportivo Italiano) di Cesena. Il primo episodio si è verificato a Cesena città. Nella formazione militano infatti due ragazzi di colore Ibrahima Toure (Senegal) e Chigozie Regal Aaron (Nigeria). E’ il vicepresidente Vicente Luis Greco, italo venezuelano, a spiegare cosa sia successo: «Qualche settimana fa, mentre giocavamo un partita per il torneo della Coppa Valentini, è accaduto che ogni volta che i due ragazzi toccassero palla fossero offesi da pubblico e avversari per il colore della pelle e il territorio di provenienza. Dopo la prima partita, seppure amareggiati, abbiamo lasciato perdere nella speranza che si fosse trattato di un caso isolato. Ci siamo sbagliati. Nelle gare successive, giocate su altri campi, episodi del genere si sono ripetuti anche se in tono minore ma sempre disdicevole. Fino a sabato 14 aprile quando è accaduto un episodio che ha avuto un seguito».

Vicente Luis Greco entra nei dettagli: «Una decina di giorni fa durante il match a Capanni Ibrahima Toure ha avuto uno scontro di gioco con un avversario. Mentre i due si dirigevano verso il centro del campo l’avversario, oltre alle solite frasi razziste, ha dato una spallata al nostro calciatore che purtroppo ha reagito, sbagliando, rifilandogli uno schiaffo e spaccandogli il labbro. L’arbitro ha espulso entrambi, poi il giudice sportivo ha squalificato l’avversario per due giornate e a tempo indeterminato il nostro ragazzo». La società di Savignano presenterà ricorso: «Abbiamo fatto presente alla direzione del Csi di Cesena di quanto sta accadendo, i nostri due giocatori di colore sono sotto pressione. Ci ha fatto piacere ricevere la solidarietà del Csi con la raccomandazione di mantenere in campo e fuori la massima correttezza. Cercheremo di fare del nostro meglio però chiediamo di finirla con questi episodi di razzismo che fanno male non solo ai nostri ragazzi ma a tutti noi».