Sant'Elpidio a Mare, 'Corpus Pasolini' con Felicetti al Cicconi

Lo spettacolo, dedicato al grande poeta, scrittore e regista italiano, è programma il 12 aprile alle 21.15. Il racconto della sua vita attraverso le opere e i suoi scritti

"Corpus Pasolini. Il corpo di un poeta civile" al Cicconi

"Corpus Pasolini. Il corpo di un poeta civile" al Cicconi

Sant’Elpidio a Mare (Fermo), 10 aprile 2018 - « Corpus Pasolini. Il corpo di un poeta civile». Si intitola così lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Giorgio Felicetti che chiude, giovedì alle 21.15, la stagione del Teatro Cicconi. Dedicato al grande poeta, scrittore e regista, vede sul palco anche Federico Bracalente al violoncello. Le apparizioni sono a cura di Roberto Butani, mentre delle videoproiezioni si è occupata Giorgia Basili. In un percorso a ritroso, attraverso le sue opere e i suoi scritti, dalle poesie “in forma di rosa” ai romanzi come “Una vita violenta” fino al grande cinema “Accattone”, “Mamma Roma”, “Uccellacci e Uccellini”, “Teorema”, “Salò” e “il Vangelo secondo Matteo”, «Corpus Pasolini» dipana il racconto della vita del poeta, come in una confessione, o un’impossibile e provocatoria intervista, dall’ultima notte ‘di vita’ dello scrittore. Ma soprattutto la sua spietata analisi del cambiamento antropologico e del genocidio culturale nel nostro Paese che già da quegli anni si andava prefigurando. «Amo la vita ferocemente, disperatamente. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. L'amore per la vita è divenuto per me un vizio... Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Io sono scandaloso. Lo sono nella misura in cui tendo una corda, anzi, un cordone ombelicale, tra il sacro e il profano». Scriveva Pasolini. Per molti, uno dei più grandi poeti che l’Italia abbia avuto. Per altri, un trauma da evitare. Certo un artista totale, curioso, eclettico, un intellettuale dall’impressionante lucidità che della diversità e dell’emarginazione ha fatto la sua poetica. Pasolini fu maestro di tanti, genio nel cinema, nella poesia, nella narrativa, nella saggistica, nella critica. Nelle sue opere è sempre in primo piano il corpo: del poeta martirizzato, del Cristo crocifisso, della madre, dei ragazzi di borgata, del paese. La sua morte violenta è trauma presente, ferita inferta a una società intera. Lo spettacolo è prodotto da EstEuropaOvest. Informazioni e prevendite: Teatro Cicconi (aperto il giorno di spettacolo dalle ore 18, tel. 0734/859110 e, tuti i giorni dalle 8 alle 20, 320/8105996), Ufficio turistico del Comune, tel. 0734/8196407; biglietterie del circuito AMAT Vivaticket tel. 071/2072439; Call Center dello spettacolo delle Marche 071/2133600 On line: vivaticket.it. Biglietti posto unico numerato a 15 euro (riduzioni rispettivamente a 12 euro riservate a under 25, over 65 e convenzionati vari).