Fiumi di droga in città Crack e ’micro dosi’: quanti giovani nella rete

Il nostro territorio si conferma uno dei favoriti dai narcotrafficanti. E sempre più pusher vendono quantità ’low cost’ destinate agli studenti .

Fiumi di droga in città  Crack e ’micro dosi’:  quanti giovani nella rete

Fiumi di droga in città Crack e ’micro dosi’: quanti giovani nella rete

di Valentina Reggiani

Qualche anno fa a finire in carcere era lo spacciatore classico: quello fermato con addosso quantitativi ingenti di droga, pronti per essere piazzati sul mercato. Ora le ’mode’ legate al consumo di stupefacenti sono cambiate: ad avvicinarsi alle droghe sono ragazzi sempre più giovani che ‘incrementano’ lo spaccio al dettaglio, il microspaccio quindi. Gli ordinativi, così come tutto il resto delle comunicazioni, ‘corrono’ spesso sui social rendendo tutto molto più veloce e difficile da controllare. Teniamo presente, infatti, che tanti dei ‘prodotti’ illegali – dall’hashish, alla cocaina, alle sintentiche – vengono posti in vendita su canali Telegram quasi impossibili da rintracciare.

Negli ultimi anni il mondo dello spaccio, il ‘mercato’, è cambiato anche a Modena nonostante le zone di scambio siano rimaste le stesse. Ora il pesce piccolo, ovvero il pusher che si trova in fondo alla catena dello spaccio, raggiunge gli acquirenti in bicicletta oppure in monopattino dopo aver ricevuto l’ordinativo sui social: su whatsapp oppure su Instagram o, appunto, Telegram. Il grossista, ovvero chi acquista e distribuisce la sostanza, resta il più delle volte nell’ombra. Tutto è diventato quindi più veloce ma non meno allarmante: è sufficiente tener presente che il 2022 si è chiuso con un + 190% di stupefacente sequestrato da parte della polizia di Stato.

Per quanto riguarda, quindi, quello che comunemente viene definito spaccio al minuto, nessuna zona di Modena risulta immune al fenomeno anche se molto del ‘traffico’ si concentra nei quartieri centrali. Tra le aree più critiche ci sono come noto la stazione dei treni – e storicamente è sempre stato così – , viale Crispi, Nicolò dell’Abate. Poi sotto al cavalcavia Mazzoni e, ancora, zona Tempio e il parco Ducale, ma anche il parco Pertini negli anni è divenuto un noto luogo di ritrovo dei pusher, caratterizzato dal tipico via vai di clienti. Il parco Novi Sad è appannaggio di giovani nordafricani che vendono hashish ed erba ai ragazzini: gli acquirenti, infatti, sono per lo più studenti che, purtroppo, spesso rivendono le dosi tra i corridoi degli istituti scolastici. Nigeriani e nordafricani si contendono, poi, la zona della stazione, dove si vende un po’ di tutto: cocaina, eroina, crack che – soprattutto in città – va per la maggiore. L’eroina, però, fa parte del passato ormai: viene consumata per lo più dai tossicodipendenti ‘storici’ o da qualche ragazzino che purtroppo è precipitato nel tunnel. Anche il consumo di cocaina è calato: resta una sostanza ‘di nicchia’, nonostante non si acquisti più al grammo e si fuma per lo più in forma di cristalli, ovvero crack. Sono soprattutto i nigeriani a spacciarla nella zona del parco 22 Aprile e nel parco Pertini, sui viali. Tra i punti ‘chiave’, dove la sostanza viene venduta al dettaglio, c’è anche il famigerato parco 22 Aprile mentre via Canaletto e via Attiraglio, la notte, si trasformano in vere e proprie fumerie di crack con decine di ‘zombie’ che la mattina vengono sorpresi nel sonno, accovacciati sui marciapiedi o sulle panchine. Negli anni, infatti, i venditori di crack si sono trasformati in consumatori che vengono ora avvistati mentre vagabondano nelle prime ore della mattina per la città, in particolare nella zona di viale Crispi.

Ciò che emerge è come a Modena, così come in Emilia Romagna, non esista quasi più il classico compratore ‘di un grammo’: l’acquisto medio si aggira attorno allo 0,1, 0,2 e il fenomeno rende accessibile la sostanza anche ai più giovani. E’ da quello 0,2, da quei venti euro, che nasce la microcriminalità: spesso i furti di monetine rubate all’interno delle vetture servono proprio a racimolare i dieci, venti euro per acquistare la droga. Intanto lo spacciatore in tasca custodisce sempre meno grammi, finendo raramente in carcere nonostante le reiterate cessioni.

Infine ci sono le sintetiche, che sono per lo più destinate al popolo dei giovanissimi. I sequestri, però, sono rari in città perchè – come dimostrato da una recente operazione della polizia stradale di Modena Nord – i carichi sono destinati solitamente alla riviera. Parliamo di sostanze ‘abusate’ dai giovani adolescenti e acquistate prima di entrare nei grandi locali notturni della costa: una pastiglia di ecstasi solitamente viene ceduta a 25 euro. Un prezzo ‘abbordabile’ per un pericoloso sballo che dura una notte.