Faenza, 500 euro di multa ai clienti delle prostitute

Niente più sanzioni, invece, per le lucciole. L'assessore Luccaroni: "Colpire la domanda e non l'offerta"

Una lucciola al lavoro (Foto Bove)

Una lucciola al lavoro (Foto Bove)

Faenza (Ravenna), 29 agosto 2018 - Stretta del Comune per i clienti delle prostitute con multe che passano da 300 a 500 euro e che non saranno più indirizzate alle ‘lucciole’ ma solo ai clienti. Nei giorni scorsi il comitato Faventia aveva inviato una nota per criticare la decisione di modificare l’articolo 28 del Regolamento di polizia urbana. Al centro del dibattito, l’aumento della sanzione per chi viene sorpreso ad adescare le prostitute. Una decisione che, secondo il comitato Faventia, metterebbe a rischio l’incolumità degli operatori di polizia municipale e farebbe crollare il numero dei verbali.

L’assessore con delega alla sicurezza, Andrea Luccaroni, spiega che in realtà la decisione va in senso opposto e che la novità maggiore è un’altra: le sanzioni saranno indirizzate ai clienti e non più alle prostitute che, peraltro, in quel modo venivano messe a rischio di ritorsioni da parte degli sfruttatori.

"A fine luglio abbiamo effettuato alcune modifiche al regolamento dell’Unione – spiega l’assessore –. L’iniziale intento della modifica dell’articolo 28 del Regolamento, approvato oltre un anno fa, erano legate all’applicazione delle norme legate al decreto Daspo Urbano di Minniti; dovevamo dare l’indicazione in quali aree andavano applicate. In sede di modifica ne abbiamo approfittato per alcune messe a punto su alcune questioni. Una di queste era il contrasto al fenomeno della prostituzione, che tanti residenti ci segnalavano essere presente nella primissima periferia delle città e cittadine dell’Unione. Siamo intervenuti in maniera netta in due modi tentando di uscire da una situazione ambigua".

"In buona sostanza – continua l’assessore – l’articolo prima individuava la sanzione sia nei confronti della ‘lucciola’ che del cliente, quindi sanzionavamo la domanda e l’offerta. Abbiamo valutato che colpire amministrativamente la prostituta era un modo vecchio che non ha mai dato risultati e scoraggiato la presenza di ‘lucciole’, abbiamo pensato che sanzionando con il massimo importo i clienti il timore di mettere mano al portafogli possa far calare la domanda e di conseguenza l’offerta, quindi la presenza delle prostitute. Quindi l’articolo modificato sancisce che si colpisce la domanda, quindi il cliente".

"Perché entri in vigore la modifica bisognerà aspettare alcuni giorni – conclude Luccaroni – e prevediamo di mettere in pratica, a breve, una serie di controlli mirati proprio sulle vie della prostituzione per pizzicare i clienti, contando anche sulla doppia pattuglia serale in servizio dopo la firma del Patto sulla sicurezza, documento da noi sottoscritto".