Visita guidata dalle prime alle seconde mura di Ravenna

Sabato mattina con l’associazione Nuovi Scariolanti con una guida d’eccezione Massimiliano David, professore di Archeologia tardoantica all’Università di Bologna e alla Sapienza di Roma

Le mura di Port’Aurea

Le mura di Port’Aurea

Ravenna, 15 giugno 2018 – Non c’è nulla di meglio, per apprezzare le bellezze storico-architettoniche della città, che essere accompagnati dagli occhi esperti di uno studioso d’eccezione. È quanto accadrà in occasione di ‘Ravenna: dalle prime alle seconde mura’, la visita guidata proposta dall’associazione Nuovi Scariolanti sabato 16 giugno. A condurla sarà il presidente Massimiliano David, professore di Archeologia tardoantica all’Università di Bologna e alla Sapienza di Roma, che racconterà la storia delle fortificazioni di Ravenna attraverso una passeggiata tra i monumenti. Il ritrovo è fissato alle 10.30 di mattino in via Porta Aurea (di fronte all’ingresso delle carceri), dove è bene arrivare in bicicletta per intraprendere il percorso.

Da Porta Gaza ci si sposterà in via Baccarini verso Porta San Mamante, conosciuta semplicemente come Porta San Mama, per poi proseguire verso Porta Panfilia, alias Porta Nuova in via di Roma. Ultima tappa, la Rocca Brancaleone. «Durante il tragitto lungo le vie in cui le mura sono ancora visibili – spiega Angela Arcozzi dei Nuovi Scariolanti –, saranno effettuate delle soste per fornire ai partecipanti le vicende storiche-artistiche. Le mura, inizialmente di età Repubblicana, furono poi sostituite quando Ravenna divenne capitale dell’Impero ed ebbe una conseguente espansione. L’ultimo capitolo riguarda poi la dominazione veneziana durante la quale fu costruita la Rocca Brancaleone utilizzando per un lato, verso la stazione, le mura preesistenti. Troppo spesso escluse da tutti i percorsi turistici attuali, le mura sono state la misura e il simbolo della realtà cittadina per molti secoli e anche oggi, nonostante gli sventramenti della contemporaneità, conservano uno straordinario carico informativo». Fondata nel 2011 da un gruppo di archeologi, l’associazione si è posta inizialmente l’obiettivo di collaborare con l’università per promuovere la ricerca archeologica nelle aree di Ravenna e di Ostia Antica. «Gli archeologi – aggiunge Arcozzi – sono un po’ come gli scariolanti romagnoli che bonificarono l’Agro Romano di Ostia, in virtù del forte lavoro manuale oltre che ovviamente intellettuale. Di recente abbiamo avviato il progetto ‘Attraverso gli occhi dello studioso’ per proporre anche periodicamente visite speciali e uniche con archeologi e specialisti del settore per vedere Ravenna da un punto di vista unico. La prima visita, lo scorso 20 maggio, ha avuto un buon successo di pubblico e ha portato alla scoperta dell’arte contemporanea che sarà l’archeologia del futuro». Il contributo alla visita è di otto euro e dà diritto all’iscrizione all’associazione, con possibilità di sconti per eventi futuri. Info: 338-6237361.

Roberta Bezzi